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Tommaso Rossi – Il difficile cammino verso la democrazia. Perugia 1944-1948 – 2005

Tommaso Rossi
Foligno, Editoriale Umbra, pp. 256, euro 9,00

Anno di pubblicazione: 2005

Il volume, promosso dal comune di Perugia e dall’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, si inserisce nell’ambito delle iniziative editoriali volte a ripercorrere la storia contemporanea della città capoluogo dell’Umbria. Uno studio di storia locale quindi, che Tommaso Rossi cerca però di sottrarre al rischio del particolarismo e dell’autoreferenzialità, tipico di tale genere di studi, proponendo una serie di linee interpretative dei vari fenomeni e aspetti, inquadrate in una più ampia dimensione nazionale e internazionale, riferibili alle vicende politiche, sociali ed economiche caratterizzanti un quadriennio fondamentale per la storia italiana, quello che va dalla Liberazione dall’occupazione nazifascista alle elezioni dell’aprile 1948.
Il libro risulta diviso in due parti: nella prima vengono ripercorsi gli anni della guerra e, soprattutto, i nove mesi dell’occupazione nazista di Perugia, affrontando alcune questioni cruciali, tra cui l’atteggiamento della popolazione nei confronti della guerra fascista e, successivamente, della RSI; i rapporti tra le autorità saloine e i tedeschi; il riemergere, dopo l’8 settembre, dei partiti antifascisti; lo scarso sviluppo della lotta armata nel territorio perugino, concretizzatosi nelle difficoltà di funzionamento del Comitato di liberazione provinciale e nella mancata liberazione della città da parte di formazioni partigiane, come avvenne in altri centri della regione. Nella seconda parte del volume si intende indagare quella che è stata la ricostruzione del tessuto politico, sociale ed economico cittadino, prendendo in considerazione alcune questioni specifiche: i rapporti tra il CLN provinciale e l’Allied Military Government; la rapida ripresa della vita politica; le difficoltà nel processo di epurazione; l’impetuoso riproporsi della questione mezzadrile e l’affermazione delle forze di sinistra, specialmente del Partito comunista, alla guida del movimento contadino; l’avvio del processo di affermazione di un nuovo ceto dirigente cittadino, giunto a piena maturazione negli anni Cinquanta, come avverrà peraltro nel resto della regione, costituente per l’autore il principale elemento di novità e di rottura con un secolare passato.
L’incrocio tra la bibliografia esistente, prevalentemente pubblicazioni e giornali a carattere locale, e le fonti d’archivio, essenzialmente i fascicoli dalla prefettura di Perugia, hanno permesso all’autore di scavare a fondo e delineare un convincente quadro d’assieme, anche se, per una migliore comprensione di talune specifiche problematiche, meglio sarebbe stato ampliare la documentazione consultata (facendo, ad esempio, riferimento alle carte del CLN provinciale, delle autorità alleate, di sindacati e partiti politici, della Camera di commercio). Un’interessante appendice fotografica arricchisce il volume, mentre forse utile si sarebbe dimostrata, per una più agevole fruizione, la presenza di un indice dei nomi. Nel complesso, questo lavoro rappresenta un significativo contributo alla conoscenza di una fase cruciale nella rinascita democratica di quella che venne definita la ?fascistissima? Perugia.

Angelo Bitti