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Umberto Betti – Diario del Concilio. 11 ottobre 1962 ? Natale 1978 – 2003

Umberto Betti
Bologna, EDB, pp. 288, euro 25,00

Anno di pubblicazione: 2003

La recente edizione integrale delle pagine del diario del padre Umberto Betti ? parzialmente già pubblicate su «Lateranum» e quindi in una miscellanea del 1995 dedicata al teologo francescano, uno dei principali protagonisti della vicenda redazionale della costituzione dogmatica Dei verbum del Vaticano II ? conferma l’attenzione e l’interesse per la fonte diaristica, soggettivo ? e perciò necessariamente anche ?frammentario’ ? ma insostituibile canale di espressione delle diverse sensibilità e dei diversi orizzonti teologici che nell’ultimo Concilio trovarono un inedito terreno di confronto. Sebbene il terminus ad quem di questo diario ?conciliare’ si spinga fino all’epifania del 1979, resta infatti il ?Concilio? ? e l’universo di attese e prospettive, non di rado divergenti, che attorno ad esso si apre e si anima ? a costituire il ?cuore’ di queste pagine, accompagnate dalle coeve e non meno interessanti lettere indirizzate dall’arcivescovo di Firenze, il cardinal Florit, al padre Betti, scelto dal primo come suo teologo personale il giorno stesso dell’apertura dell’assise ecumenica. Se si considera che la costituzione dogmatica sulla Parola di Dio rappresenta il ?tassello’ forse più significativo per una comprensione del Concilio Vaticano II e del suo significato per le comunità cristiane e che il padre Betti ne è stato uno dei principali estensori ? soprattutto per quanto riguarda il nodo cruciale della formulazione della dottrina sul valore della tradizione e sul suo rapporto con la Scrittura ?, l’interesse del volume appare evidente. Esso risulta inoltre corredato da due appendici: una prima, contenente il testo originale, in latino, della relazione ufficiale letta da Florit nell’aula conciliare, alla vigilia della promulgazione del documento, nella quale il cardinale di Firenze presentava le modifiche introdotte nello schema e rispondeva all’ingente quantità di richieste di emendamento provenienti dalla composita assise dell’episcopato mondiale; una seconda, contenente invece quattro articoli pubblicati da Betti su «L’Osservatore Romano» fra il 1969 e il 1981, dedicati in particolare alla messa a fuoco di un altro punto nodale del dibattito conciliare: il rapporto fra primato e collegialità episcopale.
Risultato di una ricerca interdipartimentale coordinata dal Dipartimento di studi sociali dell’Università di Firenze, il volume mette dunque a disposizione le ?voci’ di due protagonisti di primo piano della vicenda e dell’evento conciliare. Privo com’è di apparato critico e di un’introduzione che fornisca le coordinate essenziali del contesto conciliare più generale in cui si snodano e faticosamente si dipanano le complesse vicende redazionali cui il diario di Betti e le lettere di Florit fanno costante riferimento, esso rischia comunque di restare fruibile soltanto da un ristretto numero di addetti ai lavori della storiografia conciliare, giacché chi vi si accosti da ?profano’ troverà difficilmente ?eloquenti’ le informazioni, le impressioni e i commenti ivi contenuti se non minimamente guidato nel quadro complessivo cui questi vanno ricondotti e dal quale questi prendono le mosse.

Silvia Scatena