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Valerio Castronovo (a cura di) – Storia dell’economia mondiale, vol. 3, L’età della rivoluzione industriale – 1999

Valerio Castronovo (a cura di)
Laterza, Roma-Bari

Anno di pubblicazione: 1999

Ventisette contributi per descrivere l’età della rivoluzione industriale nel terzo volume della Storia dell’economia mondiale, curata da Valerio Castronovo. La scelta di avvalersi di un tal numero di collaboratori permette di prendere in considerazione molteplici aspetti e questioni del processo di industrializzazione, ma comporta anche una inevitabile eterogeneità dei diversi saggi. Questi si riferiscono fondamentalmente al periodo che partendo dagli inizi del Settecento giunge alla metà del XIX secolo; una lunga fase in cui, sulla scorta dei più recenti, ancorché non recentissimi, orientamenti della storiografia economica, arduo risulta parlare di rivoluzione industriale. Il settore agricolo è ancora di gran lunga dominante e il sistema di fabbrica conosce una limitata e territorialmente circoscritta affermazione: ciò emerge con chiarezza dai dieci saggi dedicati a specifiche aree geografiche, europee ed extraeuropee; si parla naturalmente dell’Inghilterra (nel contributo di Pat Hudson, tra i migliori del volume) e poi, per citare alcuni spazi esaminati, della Francia, della Germania, della Russia, delle Americhe e dell’India, così come della “economia mediterranea” (nel contributo d’impostazione braudeliana di Maurice Aymard) per sottolineare la ridotta valenza di tale concetto in questo periodo. Viene adeguatamente evidenziata nei saggi, che pure guardano sovente agli stati nazionali, la dimensione regionale del processo di industrializzazione, posta con nettezza nel 1981 all’attenzione della comunità scientifica da Sidney Pollard, che figura tra gli autori dell’opera, con il ben noto volume intitolato La conquista pacifica. Il lettore può dunque acquisire elementi di conoscenza su varie parti del globo, anche se il tema dell’interdipendenza resta un poco sfumato (ad esso si riferisce specificamente il contributo, per la verità piuttosto superficiale, di Eric L. Jones dedicato a Centro e periferia).
Un secondo gruppo di contributi, nove, affronta temi di storia economica di carattere generale (le innovazioni tecnologiche, la demografia, la protoindustria, le trasformazioni dell’agricoltura, i mercati finanziari ecc.) permettendo di ragionare sui fattori che hanno permesso l’avvio del processo di industrializzazione, collocato così all’interno di un più articolato sistema economico. Ampio è infine il rilievo dedicato alla storia delle idee, delle ideologie e delle mentalità che precedono e accompagnano il cambiamento economico (sei saggi che spaziano da Adam Smith alle utopie antindustrialiste).
L’estrema varietà delle dinamiche economiche e la impossibilità di interpretazioni onnicomprensive: questo è il messaggio forte di un volume che, corredato tra l’altro da un bell’apparato iconografico, può ben figurare negli scaffali delle biblioteche universitarie.

Marco Doria