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Valerio Castronovo – Piazze e caserme. I dilemmi dell’America Latina dal Novecento a oggi – 2007

Valerio Castronovo
Roma-Bari, Laterza, 439 pp., Euro 20,00

Anno di pubblicazione: 2007

Piazze e caserme, vale a dire populismo estremista e vocazione egemone delle forze armate: è lungo questo duplice fil rouge, assai efficacemente enunciato nel titolo, che Castronovo, dopo avere dedicato importanti e numerosi studi alla storia economica italiana e internazionale, presenta una ricostruzione complessiva delle vicende dei paesi latinoamericani, con una equilibrata concessione a esigenze descrittive, interpretative e di sintesi. La crisi del ’29 e i primi anni del nuovo millennio sono i due termini che delimitano, rispettivamente, la periodizzazione proposta. Finito di stampare nell’ottobre 2007, il volume giunge a segnalare eventi del maggio di quell’anno e a porre alcuni interrogativi sul futuro prossimo del subcontinente, alla luce delle più recenti linee di tendenza della politica e dell’economia. Sia pure all’interno di una prospettiva di più lungo periodo, Castronovo rivolge dunque una particolare attenzione alle vicende e alle linee di demarcazione degli ultimi anni. Ciò risulta evidente anche nell’articolazione del libro, che dedica circa 270 pagine alla ricostruzione dei primi settant’anni e ben 140 pagine agli ultimi sette. Il «capitalismo di sinistra» (p. 324) del Brasile di Lula, il «socialismo con la benzina» (p. 325) del Venezuela di Chávez, la «ristrutturazione chiururgica» dei tango bond (p. 292) in Argentina e l’opera di risanamento del peronista di sinistra Kirchner, la revanche del «Lenin indio» (p. 328) in Bolivia, i nuovi equilibri geopolitici con l’arretramento della presenza americana dall’ex «cortile di casa» e l’ingresso della Cina e dell’India nel mercato delle risorse energetiche e minerarie dell’America latina: sono questi forse i temi su cui si concentra con maggiore originalità, rispetto agli studi già editi, il volume, pur attingendo, per la ricostruzione degli eventi più vicini, essenzialmente alla stampa italiana.L’analisi dei percorsi compiuti da alcuni paesi latinoamericani nei primi anni del nuovo millennio è sviluppata nei capitoli XII-XVII e ripresa nelle Conclusioni. Negli undici capitoli precedenti l’a. ripercorre invece le tappe, i mutamenti strutturali, gli itinerari politici che, sia pure in una frastagliata fisionomia, hanno contrassegnato nei decenni precedenti i singoli Stati. Sono così presi in esame la svolta degli anni ’30; l’ascesa e la caduta del peronismo; la resurrezione e l’eclissi dell’Estado Novo in Brasile; i percorsi riformisti dei primi anni ’60; la rivoluzione cubana e il suo impatto nel subcontinente; gli anni bui delle dittature militari in Brasile, in Cile, in Argentina, in Centroamerica; il ripristino delle istituzioni democratiche nei paesi del Cono Sud nel corso degli anni ’80; la rivoluzione zapatista del Chiapas. Ne risulta un quadro articolato che, pur non aprendo, in questa parte, nuove piste di conoscenza, appare esemplare per chiarezza e linearità di impianto.Non possono, infine, che rimanere aperti gli interrogativi con cui il libro si conclude, relativi al carattere più o meno definitivo del superamento delle seduzioni populiste e alle prospettive più o meno vincenti del riformismo economico e sociale avviato in diversi paesi del subcontinente.

Lucia Ceci