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Walter Laqueur (a cura di) – Dizionario dell’Olocausto, edizione italiana a cura di Alberto Cavaglion – 2004

Walter Laqueur (a cura di)
Torino, Einaudi, pp. XXXII-933, euro 85,00

Anno di pubblicazione: 2004

Si tratta dell’edizione ampiamente rivista ed ampliata per il pubblico italiano di un testo di riferimento ormai divenuto classico, The Holocaust Encyclopedia (2001), la prima grande opera di questo tipo, frutto di una collaborazione israelo-americana. L’opera presenta una fitta serie di lemmi, spesso brevi, che si riferiscono a centinaia di luoghi, di persone ed eventi legati all’Olocausto. Ai temi più importanti sono invece dedicate voci più corpose, scritte da riconosciuti specialisti: veri e propri piccoli saggi in miniatura molto ricchi e dettagliati.
Il lavoro propone una lettura molto ampia e sfaccettata dell’Olocausto come evento storico, non trascurando neppure gli aspetti di storia dell’arte e di storia della letteratura, oltreché i riflessi sulla memoria e sulla questione delle restituzioni. Particolarmente interessanti sono poi le voci nazionali, che in poche pagine riassumono il ruolo svolto (o subito) dai singoli paesi europei nel contesto della guerra, delle deportazioni e dello sterminio degli ebrei. Né vengono dimenticate altre categorie di vittime: da Omosessuali (ma solo cinque colonne di testo, pp. 529 ss.) a Zingari (quasi undici colonne scritte da R. Hilberg, pp. 841 ss.). Il volume nella versione originale ha un taglio fortemente ebraico ed anglosassone, come peraltro attestato dai nomi degli specialisti chiamati a scrivere le voci più importanti. Gli storici tedeschi e francesi, ad esempio, sono nettamente sottorappresentati. Ciò determina qualche scompenso. Ad esempio le voci Educazione, nelle quali vengono tracciati i riflessi dell’insegnamento dell’Olocausto dopo il 1945, coprono appena nove colonne per tutta l’Europa (pp. 246 ss.), undici colonne per l’Italia (meritoria questa aggiunta, affidata a C. Pontecorvo), e ben diciotto colonne per gli Stati Uniti (pp. 256 ss.).
Ovviamente nell’edizione originale di Italia si parlava poco o nulla. Merito del curatore italiano è quello di aver introdotto una consistente dose di lemmi specificatamente legati alle vicende italiane ed alla nostra percezione dell’Olocausto. Così, alla voce Letteratura (pp. 432 ss.) si è aggiunta la voce Letteratura in Italia (pp. 438 ss.), ed alla voce Antisemitismo (molto bella, scritta da P. Pulzer, pp. 26 ss.) la voce Antisemitismo in Italia (di E. Traverso, pp. 35 ss.). E lo stesso vale per Arte, Resistenza, ecc. Voci specifiche sono poi state dedicate ai campi italiani, a Mussolini e ad altre istituzioni e persone legate alle vicende ?nostrane?. Gli autori delle voci italiane hanno complessivamente arricchito (quasi duecento pagine a stampa in più) e bilanciato la struttura dell’opera; ne va perciò reso merito al curatore, Alberto Cavaglion. Anche il saggio bibliografico, aggiunto a quello restrittivamente anglofono, inserito nell’edizione italiana, offre un utile arricchimento. Complessivamente, si tratta perciò di un’opera enciclopedica di riferimento essenziale e molto utile, nelle cui voci più importanti anche il lettore più ?esperto? può trovare elementi di approfondimento e di arricchimento.

Gustavo Corni