SISSCO

Società italiana per lo studio della storia contemporanea

Attività

Premi Sissco e ANCI-Storia 2017

Durante l’assemblea dei Soci Sissco, avvenuta a presso l’Aula Magna di Palazzo Bo a Padova il 14 settembre 2017 sono stati assegnati i premi Sissco Senior, Sissco Opera Prima e ANCI-Storia per opere pubblicate nel 2016.

Il premio Sissco Senior 2017 è stato assegnato ex aequo a:

  • TIZIANO BONAZZI, Abraham Lincoln. Un dramma americano, Il Mulino, 2016
    • Il libro di Tiziano Bonazzi, Abraham Lincoln. Un dramma americano (Il Mulino), si colloca creativamente in una letteratura vastissima disegnando con scrittura limpida ed evocativa la traiettoria del personaggio: la formazione e la carriera; la sofferta psicologia ; il rapporto tormentato con la religiosità; alcuni tratti della sfera emotiva; e ovviamente il percorso intellettuale e politico.Intrecciato a tutto questo c’è l’ampio affresco della crisi più dirompente della storia degli Stati Uniti. Il libro insomma ci parla del mondo individuale di Lincoln non meno che delle convulsioni del capitalismo ottocentesco su una delle sue frontiere più determinanti, dove industrialismo e schiavitù, imperialismo e costituzionalismo, nozioni contrastanti di razza e soprattutto di libertà si intrecciano e scontrano in uno dei conflitti che disegnano il mondo moderno. Bonazzi così continua, e in certo modo corona, il suo lungo sforzo di liberarsi – e liberarci – dal mito americano, scavando a fondo il mito politico che lo sorregge.
  • PIERO CRAVERI, L’arte del non governo. L’inarrestabile declino della Repubblica italiana, Marsilio, 2016
    • Il volume di Piero Craveri, L’arte del non governo. L’inesorabile declino della Repubblica italiana (Marsilio), sintetizza e completa un lungo e fecondo percorso di ricerca. Intorno a una tesi interpretativa forte, esplicitata con chiarezza fin dal titolo, e dimostrando piena padronanza delle fonti, Craveri costruisce una narrazione densa e ricca, capace di ripercorrere settant’anni di storia repubblicana intrecciando magistralmente la dimensione istituzionale con la politica e l’economica, le specificità nazionali con i vincoli internazionali. L’ampiezza dei suoi multiformi interessi e percorsi disciplinari consente a Craveri di discutere in profondità pagine cruciali della vicenda italiana, illuminando angoli rimasti in ombra e mettendo in dubbio interpretazioni consolidate con argomentazioni fondate e persuasive.

 

Il premio Sissco Opera Prima 2017 è stato assegnato ex aequo a:

  • ANGELA SANTESE, La pace atomica. Ronald Reagan ed il movimento antinucleare (1979-1987), Le Monnier, 2016
    • Il libro affronta l’ultimo capitolo della Guerra fredda, quando i rapporti sempre più difficili tra le due superpotenze e la decisione di Ronald Reagan di consistenti investimenti nel settore delle armi fecero nascere in molti cittadini in Europa e negli USA il timore che una guerra nucleare fosse tra le opzioni possibili. Santese si concentra sugli Stati Uniti, dove prese corpo – tra il 1979 e il 1987 – una vasta mobilitazione coordinata dal Nuclear Weapons Freeze Campaign, con lo scopo di bloccare il programma di riarmo dell’amministrazione repubblicana.
      L’obiettivo che Santese si pone è di comprendere se Ronald Reagan – partito da posizioni intransigenti nei confronti dell’“impero del male”, e successivamente invece disponibile allo smantellamento di missili a breve e medio raggio – sia stato condizionato nelle sue decisioni politiche, oltre che dal contesto dei rapporti internazionali, anche dalla mobilitazione dei movimenti per la pace. La convinzione che emerge dal lavoro è che anche gli attori non statuali abbiano avuto un ruolo “nel veicolare pressioni a livello nazionale e transnazionale incidendo sulle dinamiche del conflitto bipolare”. Santese affronta con grande rigore un tema fino ad ora poco studiato dagli storici, partendo da un’ampia bibliografia sia sulla Guerra fredda che sui movimenti pacifisti, e utilizzando fonti in gran parte inedite. La solidità metodologica dimostrata dalla studiosa, il rigore dell’impianto e la fluidità della scrittura rendono il libro di Angela Santese meritevole del Premio SISSCO – Opera prima 2017.
  • BRUNO SETTIS, Fordismi. Storia politica della produzione di massa, Il Mulino, 2016
    • Il libro si sofferma sulla storia del fordismo che ebbe inizio quando, nel 1908 a Detroit, venne prodotto il primo modello T dalla fabbrica di autovetture. Prese così avvio un mondo architettato da una “rigida ingegneria sociale e genetica”, volta ad enfatizzare l’efficienza nella produzione e la stabilità sociale. Settis analizza e riflette, sulla base di un’amplia bibliografia che spazia dalla storia, alla letteratura, alla filosofia, all’economia su come questo sistema di produzione abbia condizionato l’economia e la politica di differenti Paesi, soffermandosi in particolare sul caso italiano, francese e sovietico. La sua convinzione è che il fordismo da “sistema di fabbrica” ideato negli Stati Uniti all’inizio del secolo scorso sia progressivamente diventato una “dottrina organizzativa che si diffuse in tutte le società industriali”, e non solo capitaliste. Il libro, che si pone l’obiettivo di “delineare una storia genetica complessiva e comparativa della categoria del fordismo” nella prima metà del Novecento, si concentra in particolare sull’elaborazione intellettuale indotta da tale sistema di produzione, e dimostra la capacità dell’autore di affrontare un tema assai complesso per le sue implicazioni teoriche e politiche. L’ampiezza della bibliografia utilizzata, le stimolanti riflessioni che suscita, le domande che pone sul passato – e sul presente –, la solidità metodologica che lo contraddistingue rendono questo lavoro di Bruno Settis meritevole del Premio SISSCO – Opera prima 2017.

Il premio ANCI-Storia 2017 è stato assegnato ex aequo a:

  • OSCAR GASPARI, La lega delle autonomie 1916-2015. Cento anni di storia del riformismo per il governo locale, Il Mulino, 2016
    • Il volume di Gaspari offre un articolato e approfondito bilancio del dibattito storiografico sulle autonomie locali e sul movimento associazionistico che le ha sostenute. Il lavoro -solido e documentato- affronta per un verso la serrata dialettica tra il centralismo statale e le rivendicazioni di spazi di autonomia amministrativa degli enti locali, da cui emerge il protagonismo della rete associativa, dei partiti politici e delle singole personalità; dall’altro l’articolazione di tipo ideologico e politico tra le diverse forme associazionistiche (ANCI, Lega dei comuni socialisti, Lega dei comuni democratici, UPI), mettendo in luce all’interno di ciascuna di esse, le distinzioni e le diversità delle loro scelte. La ricerca, per un lungo arco temporale otto-novecentesco fino ai nostri giorni, permette uno sguardo d’insieme e di sintesi molto utile agli studiosi e offre tra l’altro un primo profilo credibile del rapporto tra Stato e Autonomie nel periodo repubblicano, ad oggi pochissimo frequentato dalla storiografia.
  • VALERIO VETTA, Comunicazione politica e consenso elettorale. Il 1948 in Puglia, Edizioni dal Sud, 2016
    • La ricerca di Vetta privilegia gli assi concettuali di «territorialità», storia politica, comunicazione elettorale alla luce dei nuovi orientamenti che si nutrono di contaminazioni pluridisciplinari, di più saperi e competenze. Con approdi originali. Poiché i territori (in questo caso la Puglia del 1948) rinviano alle differenze, alle interdipendenze tra il qui e il lì, tra periferie e centro, tra dimensione locale/nazionale/internazionale, facendo emergere la complessità dei rapporti tra gli attori, le strategie, le pratiche, i linguaggi; gli orientamenti dell’opinione pubblica e il consenso elettorale. Da questa ottica la Puglia costituisce un laboratorio interessante per gli stessi aspetti di differenziazione territoriale che emergono, come è sottolineato nel volume. Vetta, che parte dai dati per il referendum istituzionale e per l’ Assemblea costituente del 1946, prende in esame, utilizzando una ricca documentazione (in parte inedita), tre aspetti: la campagna elettorale; l’esito del voto; le rappresentanze politiche. Riguardo agli esiti, ben evidenti e argomentati rispetto alle diverse stagioni storiografiche, l’analisi della propaganda politica diretta con pluralità di forme a soggetti differenti per formazione e collocazione sociale, fa riflettere anche sulla portata del processo di democratizzazione, sulle prime sperimentazioni di una cittadinanza attiva al sorgere dell’età repubblicana.