Il Direttivo Sissco segnala prima di tutto all’attenzione dei soci, alcuni libri che si distinguoni per la novità, l’impegno e il respiro delle ricerche su cui sono fondati. Si tratta di:
Roberto Pertici, Chiesa e Stato in Italia dalla grande guerra al nuovo concordato (1914-1984), Il Mulino, Bologna
Paolo Macry, Gli ultimi giorni. Stati che crollano nell’Europa del Novecento, Il Mulino, Bologna
Federico Romero, Storia della guerra fredda. L’ultimo conflitto per l’Europa, Einaudi, Torino.
Tra questi i ha deciso di premiare il volume di Federico Romero, Storia della guerra fredda. L’ultimo conflitto per l’Europa con la seguente motivazione:
Il libro di Federico Romero Storia della guerra fredda. L’ultimo conflitto per l’Europa (Einaudi 2009) coniuga efficacemente il carattere divulgativo di una bella sintesi sulla guerra fredda con il rigore e la profondità dell’analisi scientifica. Punto di arrivo di un impegno intellettuale pluriennale, il volume ricostruisce il quarantennio dell’antagonismo bipolare, caratterizzato da “potenza e cultura”, dall’intreccio di fattori ideologici, ritenuti centrali e determinanti, con quelli strategici; privilegia piani di analisi e tagli spaziali diversi, una visione dinamica della guerra fredda, significative cronologie interne, che evidenziano la centralità degli anni Settanta per i molteplici cambiamenti nello scenario mondiale; analizza l’intreccio di processi complessi e plurali (decolonizzazione, democratizzazione, globalizzazione), che aiutano a comprendere i caratteri dello scontro in atto, la sua evoluzione e fine. Viene evidenziato il ruolo centrale ma non esclusivo dell’Europa sia nella nascita che nella fine della guerra fredda, al cui sfaldamento danno un contributo decisivo le dinamiche della globalizzazione, i paesi del Terzo mondo e il più spiccato carattere dinamico e trasformativo del capitalismo liberale rispetto alla staticità e arretratezza del socialismo sovietico. Uno dei tanti meriti di questo libro, fluido nella scrittura, stimolante nelle ipotesi interpretative, solido nell’impianto concettuale e storiografico, è quello di aver posto grande attenzione agli attori sociali, alle loro culture, ai diversi sistemi politici, agli apparati militari.