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Come alla volontà piace
Mercoledì 4 ottobre 2017, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Come alla volontà piace. Scritti sulla Rivoluzione russa, di Antonio Gramsci, a cura di Guido Liguori, Castelvecchi, 2017. Intervengono: Alexander Höbel, Leonardo Rapone, Maria Luisa Righi. Coordina: Rosanna De Longis Sarà presente il curatore.
La Rivoluzione russa del 1917 ha inciso profondamente sulla storia del Novecento. E anche sulla vita di Antonio Gramsci, giovane sardo emigrato a Torino e giornalista socialista. Formatosi nel clima antipositivistico del tempo, egli ha al centro del proprio bagaglio culturale l’importanza della soggettività e della volontà. È questa formazione a permettergli di entrare in sintonia con il pensiero e l’azione di Lenin, che contro tutte le previsioni del marxismo ortodosso, oggettivista e determinista, realizza la rivoluzione nel suo Paese. Gramsci diviene così uno dei più originali osservatori dei fatti di Russia. Quasi dieci anni dopo, nel 1926, però, il suo sguardo sarà ben più preoccupato e critico, come appare dallo scambio epistolare con Palmiro Togliatti, qui riportato in appendice.
Antonio Gramsci, nato nel 1891 in Sardegna, divenuto militante socialista a Torino, partecipò nel 1921 alla fondazione del Partito comunista, di cui divenne segretario nel 1924. Arrestato dal fascismo nel 1926 e condannato a vent’anni di carcere, morì a Roma nel 1937. Per i suoi Quaderni del carcere è considerato oggi il maggior pensatore italiano della modernità.
Guido Liguori insegna Storia del pensiero politico contemporaneo all’Università della Calabria, è presidente della International Gramsci Society Italia e capo-redattore della rivista di cultura politica “Critica Marxista”. I suoi interessi di studioso riguardano la storia del marxismo, il pensiero socialista, il pensiero politico italiano del Novecento, il pensiero di Gramsci e la sua diffusione nel mondo. È autore tra l’altro di Sentieri gramsciani (2006); La morte del Pci (2009); Gramsci conteso. Interpretazioni, dibattiti e polemiche 1922-2012 (2012); Berlinguer rivoluzionario. Il pensiero politico di un comunista democratico (2014). Ha curato con P. Voza il Dizionario gramsciano 1926-1937 (2009).
LUOGOBiblioteca di storia moderna e contemporanea
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