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La difficile giustizia. I processi per crimini di guerra tedeschi in Italia, 1943-2013, di Marco De Paolis, Paolo Pezzino
Venerdì 6 ottobre 2017, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea
(Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume La difficile giustizia. I processi per crimini di guerra tedeschi in Italia, 1943-2013, di Marco De Paolis, Paolo Pezzino (Viella, 2016). Intervengono: Agostino Bistarelli, Guido Calvi,
Maurizio Cosentino. Coordina: Patrizia Rusciani.
Saranno presenti gli autori.
Al termine del secondo conflitto mondiale, l’individuazione degli autori dei gravi crimini commessi
durante l’occupazione tedesca in Italia contro le popolazioni civili rimase circoscritta a pochi casi
eclatanti: gli Alleati abbandonarono il progetto di punire i massimi responsabili delle forze armate tedesche in Italia, e gli italiani, a parte poche condanne (Kappler per le Fosse Ardeatine, Reder per Marzabotto e altri eccidi), ben presto posero fine a quella stagione processuale. Una nuova se ne aprì invece dopo la scoperta, nel 1994, di quello che una felice intuizione giornalistica definì l’“armadio della vergogna”: in realtà una stanza di Palazzo Cesi, a Roma, sede della Procura
generale militare, in cui erano conservati centinaia di fascicoli giudiziari sui crimini di guerra commessi sulla popolazione italiana tra il 1943 e il 1945, illegalmente archiviati dal procuratore generale militare nel 1960.
Ragion di Stato, protezione dei criminali di guerra italiani, culture militari poco sensibili al tema
della difesa dei civili in guerra, e attente a proteggere in ogni caso l’immunità dei combattenti in divisa: queste alcune delle cause di una giustizia limitata, tardiva e quindi negata.
Marco De Paolis ha diretto la Procura militare della Repubblica di La Spezia dal 2002 al 2008, e qui ha
istruito oltre 450 procedimenti per crimini di guerra durante il secondo conflitto mondiale. È stato pubblico
ministero, tra gli altri, nei processi per le stragi nazifasciste di Sant’Anna di Stazzema, Civitella Val di
Chiana, Monte Sole-Marzabotto, e per l’eccidio di Cefalonia. Attualmente dirige la Procura militare della
Repubblica di Roma.
Paolo Pezzino ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Pisa ed è stato consulente tecnico della
Procura militare di La Spezia nelle indagini sulle stragi nazifasciste in Italia. Coordina il Comitato scientifico
del progetto per un Atlante delle stragi nazifasciste in Italia, promosso dall’Associazione nazionale dei
partigiani d’Italia e dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia.
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