Il seminario vorrebbe mostrare le potenzialità della storia, e della storia del lavoro nello specifico, per affrontare uno dei grandi problemi del nostro presente, la dilagante precarizzazione del lavoro, che viene spesso rappresentata come assoluta novità, una percezione che vorremmo problematizzare mobilitando i nostri ferri del mestiere. Il tema, non c’è bisogno di ribadirlo, è cruciale e si presta a molte riflessioni: sul rapporto fra categorie scientifiche e dibattito pubblico; su continuità e discontinuità, proiettata su un “lungo periodo” che non si misura, come capita sempre più spesso, sui decenni, bensì sui secoli; sul rapporto fra storie locali, nazionali e globali; sulla dialettica fra storia dell’“Occidente” e “altre” storie; sulla divergenza fra visioni di Stato o intellettuali del fenomeno e percezione dei lavoratori e delle lavoratrici, non intesi come una massa indistinta, ma solcata da linee mobili di qualifica, di generazione, di genere e di origine.