Cerca

Il 18 settembre è morto a Milano Antonino Criscione, per gli amici Nenè. Era nato a Modica nel 1950 da una famiglia di nobiltà di provincia. Negli anni caldi della contestazione si era iscritto alla Facoltà di Lettere di Catania: una scelta dettata da un forte impegno politico, da lui vissuto anche come scelta di vita in contrapposizione all’ambiente da cui proveniva. Questa passione politica Nenè aveva saputo governarla – cosa non semplice all’inizio degli anni ’70 – orientandola verso un rigoroso impegno intellettuale e culturale.
Laureatosi in Filosofia nel 1974 con una tesi su Amedeo Bordiga e la svolta del P.C.d’I. nel 1924-1926 , relatore Gastone Manacorda, si era poi dedicato per alcuni anni a studi storico-politologici, grazie a una borsa di studio presso l’Isvi (Istituto di Formazione e Ricerca sui Problemi Sociali dello Sviluppo) di Catania, collaborando a una indagine sulla Democrazia Cristiana a Catania diretta da Mario Caciagli.
Dopo questa breve parentesi aveva scelto l’insegnamento della storia nella scuola secondaria superiore, trasferendosi nel 1977 a Milano insieme a Cettina Brigadeci, sua compagna di vita, di impegno e di lavoro. A Milano è stato particolarmente attivo nel campo della sperimentazione della didattica e della formazione degli insegnanti di storia, anche in collaborazione con L’Istituto milanese per la storia della Resistenza e del movimento operaio e con l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, presso il quale ha lavorato grazie a un comando nel 1999-2000.
Negli ultimi anni aveva ripreso il gusto per la ricerca: nel curriculum redatto per il sito della Sissco informava di avere in corso un lavoro su Luciano Magrini (Trieste 1885 – Milano 1957) giornalista e deputato all’Assemblea Costituente. Ma soprattutto, coniugando la sua competenza nel campo dell’insegnamento della storia con l’interesse per le nuove tecnologie della comunicazione, era divenuto uno dei maggiori esperti sul tema del rapporto tra storia e informatica, come testimonia il bel sito Web sul Novecento da lui curato [www.novecento.org ].
Chi lo ha conosciuto, al di là di tutto ciò, lo ricorderà anche per il suo carattere mite e per il suo sorriso ostinatamente sereno.

Pubblicazioni:
(a cura di), Marxismo e questione agraria. La Socialdemocrazia tedesca e i contadini (1894-95) , Pellicanolibri, Catania, 1979.
(con R. Franco, M. Gusso, L. Piola, S. Sisti), Immagini della storia: una proposta di lavoro , “Cooperazione educativa”, 1989, n. 6-7.
(con C. Brigadeci e M. Del Punta), Dalle fonti d’archivio a una mostra didattica , “Annali. Studi e strumenti di storia metropolitana milanese”, 1992, n. 1.
(con R. Franco, M. Gusso, L. Piola, S. Sisti), Come vedi la storia? , “I viaggi di Erodoto”, 19, 1993.
(con R. Franco, M. Gusso, L. Piola, S. Sisti), Nove domande per la storia , “I viaggi di Erodoto”, 19, 1993.
 Mafia: percorsi di conoscenza , “La Balena Bianca”, 7, 1993.
(con C. Moschini, M. Salvarezza, N. Scognamiglio), Per conoscere la mafia. Testi, documenti, interpretazioni , Marietti Scuola, Torino 1994.
Una rete per Clio? Risorse di storia nel cyberspazio , “I viaggi di Erodoto”, 38-39, 1999.
Ricerca didattica e storia, in G. Deiana, La scuola come laboratorio. La ricerca storica, Polaris, Faenza 1999.

Alfio Signorelli