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Cento anni di futuro. Storia delle Messaggerie italiane

Vittore Armanni
uno scritto di Achille Mauri, Milano, Garzanti, 302 pp., € 20,00

Anno di pubblicazione: 2013

delle Messaggerie Italiane, il libro si basa su un’accurata indagine documentaria, condotta non solo sull’archivio delle Messaggerie a Milano, ancora non ordinato e quindi largamente insondato, ma anche su quello della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e sull’Archivio centrale dello Stato. Questa cura nella ricerca consente al testo di sfuggire alla ricostruzione esclusivamente encomiastica, per delineare con ricchezza di particolari, corredati da un’ampia serie di foto d’epoca, la storia di un’impresa che è soprattutto storia di tre dinastie familiari – Calabi, Mauri e Spagnol – nei passaggi più tormentati delle vicende italiane del secolo XX.
Il volume è diviso in sette capitoli ordinati tematicamente: Impresa, Famiglia, Cultura, Editoria, Distribuzione, Innovazione, Libertà. Nei primi capitoli si ripercorrono le diverse tappe dell’azienda, a cominciare dalla nascita nel 1914 a Bologna come Società generale delle Messaggerie Italiane per opera di Giulio Calabi. Se il modello sono le Messageries Hachette, molto diverso è il capitale iniziale di appena 100.000 lire; del resto, come sottolinea l’a. «ambire alla distribuzione su scala nazionale costituiva un impegno quasi temerario in un territorio dove la distribuzione locale e l’esclusività locale erano la norma». Tuttavia l’azienda riesce presto non solo ad aprire numerose filiali sia in Italia che all’estero, ma anche ad assumere in esclusiva la distribuzione delle più vivaci case editrici a cominciare da quelle di origine ebraica come Bemporad e Formiggini. Le leggi razziali interrompono drammaticamente l’attività; mentre Calabi è costretto ad espatriare negli Usa, la gestione dell’impresa viene assunta da Umberto Mauri che riuscirà ad ottenere la distribuzione di Mondadori, Bompiani e, dopo la caduta del fascismo, anche di Einaudi.
Sotto la gestione dei Mauri l’azienda si amplia diversificando gli interventi; se negli anni ’70 si assiste all’ingresso delle Messaggerie nella grande distribuzione e alla creazione di librerie di catena, con l’acquisto nel 1978 del 26 per cento del capitale della Longanesi di Mario Spagnol, l’impresa di distribuzione entra prepotentemente nell’editoria con l’acquisizione di Guanda, Salani, Tea e poi di altre sigle come Garzanti e Vallardi. Tali acquisizioni spostano il baricentro dell’impresa dalla distribuzione di libri e periodici verso l’editoria libraria. È del 2005 la nascita di Gems, Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, creata da Achille e Stefano Mauri e Luigi Spagnol, che già nel 2010 diventa il terzo gruppo editoriale italiano per fatturato e numero di copie vendute. Notevole anche l’attenzione per le problematiche della vendita dei libri in una realtà multimediale testimoniata dall’impegno per la riqualificazione della figura del libraio, con l’istituzione, nel 1983, presso la Fondazione Cini, della Scuola di perfezionamento per librai Umberto ed Elisabetta Mauri, e dalla creazione di Ibs, la prima libreria online italiana.

Maria Iolanda Palazzolo