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La storia e l’economia. Miscellanea di studi in onore di Giorgio Mori – 2003

Aa.Vv.
Varese, Edizioni Lativa, 2 voll., pp. V-722, 743, euro 75,00

Anno di pubblicazione: 2003

I due volumi de La storia e l’economia rappresentano l’omaggio e raccolgono i contributi che un vasto numero di studiosi ha voluto offrire al maestro, amico e collega Giorgio Mori, in occasione del suo ritiro dall’insegnamento universitario.
L’opera si apre con un saggio introduttivo di Luciano Segreto che traccia il profilo scientifico della vastissima produzione di Giorgio Mori, dagli studi degli anni ’50 e ’60 sulla rivoluzione industriale a quelli successivi relativi al processo di industrializzazione in Italia. Segreto ripercorre l’opera di Mori evidenziando vari filoni di indagine dagli studi sull’800 e la ?protoindustrializzazione?, alla politica economica fascista, passando per la definizione del ?primo miracolo economico?, avvenuto tra la fine dell’800 e la Prima Guerra mondiale, fino ad arrivare allo studio sulla Storia dell’industria elettrica in Italia (Roma-Bari, Laterza, 1992-94) e ai più recenti contributi sulla ricostruzione e il ?secondo miracolo economico?. Non mancano riferimenti agli studi sulla storia economica e sociale della Toscana, ricordati anche in molti contributi raccolti, tra cui quelli di Michelangelo Vasta, Cosimo Ceccuti, Giuliano Bianchi, Antonio Casali, Romano Coppini, solo per citarne alcuni.
Il prezioso impegno di Mori per avviare insieme ad altri studiosi una storia d’impresa in Italia e per rendere accessibili agli storici nuove fonti archivistiche, culminato nella nascita della Commissione per la storia d’industria del CNR viene omaggiato dai numerosi contributi presenti nei due volumi relativi a studi di settore, di singole imprese e istituti bancari, o più in generale di relazioni industriali, tra cui quelli di Franco Amatori, Mauro Agnoletti, Giorgio Borelli, Stefano Fenoaltea, Giampiero Nigro, Anna Maria Falchero, Pierangelo Toninelli e Sandro Rogari.
Più o meno esplicito risulta in molti saggi il riferimento a quella che Nigro, nella Presentazione, definisce la ?cassetta degli arnesi? dello storico economico, sempre alle prese con un confronto diretto con il difficile rapporto tra storia economica e scienza economica, efficacemente sintetizzato nel titolo dell’opera, la storia e l’economia, appunto. Si vedano, a tal proposito, i contributi di Renato Giannetti, Herman Van der Wee, Giacomo Becattini, a cui si aggiungono, con un occhio rivolto al futuro e alle sfide dell’attuale globalizzazione, le riflessioni di Giovanni Gozzini, Vera Zamagni e Valerio Castronovo.
Risulta impossibile riassumere in poche righe o anche fare solo un breve accenno ai 96 contributi, tutti inediti, offerti che coprono un arco temporale che si estende dal Medioevo ? si vedano, tra gli altri, i saggi di Luciana Frangioni e Michele Cassandro ? a tutto il XX secolo. L’eterogeneità dei contenuti, che ha indotto i curatori a adottare un criterio di presentazione secondo un ordine alfabetico, conferma, d’altra parte, il profilo che Segreto offre di Mori, quale intellettuale e studioso ?non chiuso nei locali di un archivio o di una biblioteca, ma aperto al confronto ? attento e serrato, quando il caso, ma sempre disponibile al dialogo ? con una società in costante trasformazione?.

Sara Nocentini