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Julio Antonio Mella e Tina Modotti contro il fascismo – 2005

Adys Cupull, Froilán González
Verona, Achab, pp. 220, euro 12,00

Anno di pubblicazione: 2005

Cupull e González, scrittori e storici cubani autori a due mani di numerose biografie, offrono in questo libro un ritratto del rivoluzionario cubano Antonio Mella già precedentemente soggetto delle loro narrazioni biografiche, e di colei che fu sua compagna sentimentale in Messico, la celebre fotografa e militante comunista, Tina Modotti; un testo in cui entrambi i personaggi più che rivestire il ruolo di protagonisti sembrerebbero piuttosto rappresentarne un tenue sottofondo. Di Mella e Modotti si descrive il breve periodo che trascorsero insieme in Messico dal 1926 al 1929, anno in cui il ?sovversivo’ cubano cadde sotto i colpi d’arma da fuoco di un sicario del dittatore cubano Gerardo Machado; alla Modotti, si dedicano, invece, poche pagine, alcune sugli anni vissuti a fianco di Mella, altre nell’introduzione, e un’ultima (p. 181) quasi alla fine del libro. Direi, pertanto, che la parte più innovativa del testo si può individuare piuttosto che nei due profili biografici principali, nella descrizione delle relazioni instauratesi tra Cuba e l’Italia fascista e nei tentativi di ?fascistizzazione? dell’isola, la cui ricostruzione viene realizzata con una certa dovizia di particolari avvalendosi della stampa locale ed estera, degli archivi italiani, cubani e messicani; malgrado tutto, si avverte la mancanza di riferimenti alla bibliografia consultata, a eccezione dei testi degli stessi autori e di poche altre citazioni. La narrazione della diffusione del fascismo in Italia è curata, sin dall’arrivo della nave da crociera ?Italia? a Cuba nel 1924, attraverso la descrizione di diversi e singolari avvenimenti, in modo avvincente e originale. Lo svelare i legami noti e meno noti con l’Italia fascista rappresenta quindi il fulcro del testo, tanto che si potrebbe immaginare di rinominarlo, in modo più consono al suo contenuto, con il titolo ?il fascismo tropicale?, prendendo spunto dalle definizioni degli stessi autori. Un libro, dunque, che più che il frutto delle biografie di Mella e della Modotti ci offre un’ampia gamma di profili biografici che permettono di ricostruire, anche se solo in parte, un momento storico, attraverso il ritratto dei diplomatici cubani e italiani, degli agenti segreti italiani a Cuba, o ancora di alcuni singolari personaggi intermediari del fascismo italiano, quali per esempio l’aviatore Francesco de Pinedo, il politico Oreste Ferrara, l’amministratore dei beni della famiglia Mussolini in America, Amadeo Barletta, descritti con abbondanza di particolari. Stupisce, infine, positivamente il riferimento continuo alla descrizione del mondo antifascista italiano, attraverso la scrittura, anche se a volte un po’ riduttiva, di alcune significative biografie come quella di Gastone Sozzi, dei fratelli Rosselli e di Antonio Gramsci. La sensazione finale della lettura del testo rimane, comunque, quella di una certa pesantezza dovuta, forse, al gran numero di profili biografici che, interrompendo il ritmo, danno al racconto uno stile alquanto sincopato.

Laura Branciforte