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Alberto Cavaglion (a cura di) – Minoranze religiose e diritti. Percorsi in cento anni di storia degli ebrei e dei valdesi (1848-1948) – 2001

Alberto Cavaglion (a cura di)
Milano, Franco Angeli, pp. 185, euro 15,49

Anno di pubblicazione: 2001

Il volume raccoglie gli atti di due giornate di studio (ottobre 1998) e propone, attraverso dodici interventi, un confronto tra le vicende della minoranza ebraica e di quella valdese in un periodo compreso tra il 1848, anno della concessione dell’emancipazione, e il 1948, data del ripristino, con l’emanazione della Costituzione italiana, di quei diritti di eguaglianza e libertà sospesi durante il regime fascista. I saggi sono distribuiti in due parti ? la prima dedicata a La difesa dell’identità della minoranza valdese e la seconda a Gli ebrei in Italia ? e sono legati da tre temi che, in misura diversa, li attraversano: quello della libertà religiosa, quello del rapporto tra identità e memoria e quello della resistenza di fronte ai più svariati tentativi di repressione, segregazione, controllo, assimilazione forzata, eliminazione.
Le storie delle due minoranze scorrono parallele anche se il saggio di G. Tourn ? L’identità valdese ieri e oggi ?, che apre il volume, propone una lettura comparativa e ?oppositiva? dei due gruppi riassunta nella coppia ?integrazione-evangelizzazione?.
I temi della memoria, della costruzione dell’identità storica della minoranza valdese e del suo rapporto con il contesto sono al centro del contributo di D. Jalla che ripercorre le vicende del Museo storico valdese di Torre Pellice dalla fondazione nel 1889 al riallestimento del 1989, di quello di B. Peyrot (Memoria valdese al femminile) e di quello di T. Rochat (Visita a luoghi storici e musei valdesi). Il tema dell’identità invece incrocia quello della resistenza ancora nel saggio di Peyrot, che delinea possibili direzioni di sviluppo della ricerca sulle donne protestanti, e in quello di G. Rochat che affronta il tema della difficile difesa dell’identità valdese negli anni del regime fascista. Assediati e controllati, anche se non propriamente perseguitati, i valdesi reagiscono al fascismo sviluppando un nuovo movimento di risveglio che mette al centro la conversione personale e la chiusura verso l’esterno. La minoranza valdese a cui si guarda in queste pagine è essenzialmente quella delle valli di cui i saggi di Lusso e Sappé indagano, nel passato e nel presente, le dinamiche demografiche e le vicende economiche.
È il Piemonte urbano, quello della città di Torino, a fare invece da sfondo ad alcuni dei contributi della seconda parte del volume dedicati alla minoranza ebraica: quello di B. Maida sugli ebrei nella seconda metà dell’800, di D. Adorni sulle persecuzioni antiebraiche e, in parte, quello di A. Cavaglion su alcune autobiografie ebraiche negli anni ’30. Al saggio di F. Levi sugli ebrei e l’Italia contemporanea e a quello di D. Sorani su ebrei e fascismo spetta invece il compito di contestualizzare la vicenda della minoranza nel quadro nazionale.
L’occasione da cui il volume è nato e il pubblico a cui è rivolto fa di questa raccolta una miscellanea di contributi molto diversi tra loro per qualità e densità, che non aggiungono nuovi materiali e nuovi dati alla nostra conoscenza delle vicende di queste due minoranze. La raccolta risente, infatti e forse inevitabilmente, del differente stato della ricerca sulle due minoranze ? più ampia e solida quella sulla minoranza ebraica, più esigua quella sui valdesi ? ma soprattutto dell’intento pedagogico da cui è animata.

Daniela Luigia Caglioti