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Alfredo Canavero (a cura di) – Al di là dei confini. Cattolici italiani e vita internazionale – 2004

Alfredo Canavero (a cura di)
Milano, Guerini e Associati, pp. 124, euro 12,50

Anno di pubblicazione: 2004

Il libro nasce da una ricerca sui cattolici italiani che ha coinvolto sette atenei. Canavero, sensibile sia alla storia del movimento cattolico che a temi di politica estera, ha coordinato il gruppo di lavoro dell’Università degli studi di Milano. La scelta è stata quella di muoversi su terreni tradizionalmente poco battuti dalla storiografia, cercando di ricostruire la prospettiva di settori del Cattolicesimo italiano di fronte all’articolarsi degli scenari internazionali tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’70. I saggi scaturiti hanno ancora la forma di primi ?sondaggi?, inevitabilmente limitati per estensione geografica e documenti analizzati, anche se ne emergono una serie di considerazioni indubbiamente interessanti.
I primi due lavori affrontano l’impatto delle trasformazioni dell’URSS e della rottura sino-sovietica, rileggendole attraverso gli organi della stampa democristiana. Viceversa, gli altri due studi, sulla guerra del Vietnam e sull’America latina, si basano rispettivamente sull’analisi della «Civiltà Cattolica» e «Il Regno». Nel saggio di Mauro Elli, che si apre con il progetto khruscioviano di ?regionalizzazione dell’agricoltura? e si chiude con i fatti di Praga, colpisce la scelta di rileggere l’atteggiamento democristiano nei confronti del sistema sovietico attraverso due linee interpretative: quella dei mutamenti dell’economia e quella della persecuzione religiosa. Ne emerge con chiarezza la distanza d’impostazione tra l’andreottiana «Concretezza» e «La Discussione» (?contenitore? aperto alle diverse correnti del Partito), accomunate da una decisa critica strutturale al sistema collettivista, e la matrice ?progressiva? della veneziana «Questitalia» e di «Settegiorni», critiche verso la logica dei blocchi. Attento alla percezione della rottura del monolitismo della guerra fredda è anche il saggio di Lucio Valent che offre originali considerazioni sul confronto dialettico tra destra e sinistra DC nella fase di passaggio al centrosinistra e sulle difficoltà con cui i protagonisti della politica italiana colsero i termini (geopolitici oltre che ideologici) della rottura tra Mosca e Pechino. Interessante risulta la collocazione dei corsivisti democristiani di fronte a fenomeni quali la ?rivoluzione culturale?, anche se eccessivamente tranchant mi sono parsi alcuni giudizi come quello che liquida frettolosamente la missione di La Pira in Vietnam. Specifici ma assai utili nell’aprire nuovi sentieri di ricerca sono poi gli ultimi due saggi. Da quello di Andrea Saccoman emerge il grande interesse con cui la rivista dei gesuiti seguì le vicende vietnamite, almeno fino al 1969, raccogliendo sia la sensibilità diffusa nel mondo giovanile cattolico che gli sforzi di ?diplomazia di pace? di Paolo VI. Infine nel testo della Benzoni emergono una serie di riflessioni stimolanti sul significato paradigmatico che le esperienze della Chiesa latinoamericana (dalla teologia della liberazione al dibattito sull’opzione rivoluzionaria) assunsero nel panorama del ?dissenso?. Anche i travagli interni alla redazione de «Il Regno» diventano così sintomatici di un ben più ampio dibattito che andava producendosi nel tessuto del Cattolicesimo italiano postconciliare.

Massimo De Giuseppe