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Andrea D’Angelo, Giorgio Mancini, Luigi Verolino – Guerra di periferia. Resistenza, vita quotidiana e stragi dimenticate nell’area orientale di Napoli 1940-1943 – 2005

Andrea D’Angelo, Giorgio Mancini, Luigi Verolino
Napoli, Il Quartiere edizioni, pp. 369, s.i.p.

Anno di pubblicazione: 2005

Lavoro serio e accurato di storia locale sugli eventi che coinvolsero il quartiere di Ponticelli (area orientale e industriale di Napoli) dall’avvento del fascismo agli anni della guerra. Nel primo dopoguerra Ponticelli, allora comune autonomo, fu governato da una compagine socialista. Per questo si verificarono nelle sue strade scorribande e aggressioni a militanti socialisti da parte di squadristi locali e napoletani; il 15 maggio 1921, in uno degli scontri, fu ucciso un operaio. Sciolta la giunta socialista tra ripetute violenze, Ponticelli divenne, nel 1926, quartiere napoletano. Dopo l’analisi di tali eventi e una breve ricognizione dei conflitti che coinvolsero il quartiere nel Ventennio, il volume si sofferma con maggiore attenzione sul periodo della guerra: i bombardamenti, particolarmente violenti essendo situato il comune nella zona industriale ripetutamente colpita dai bombardieri, l’insurrezione, le stragi naziste del 29 e 30 settembre 1943, il linciaggio del segretario locale del Partito fascista avvenuta il 1° ottobre 1943. Gli eventi e le loro conseguenze vengono ricostruiti minuziosamente attraverso testimonianze orali e attraverso la documentazione di archivio che è poi riportata in appendice: i documenti tratti dagli archivi dello stato civile, dei cimiteri e delle parrocchie attraverso cui vengono ricostruiti il numero e l’identità delle vittime, gli interrogatori dei testimoni effettuati dalla Legione territoriale dei Carabinieri a proposito delle violenze naziste che sono conservati presso il Tribunale militare territoriale di Napoli, l’elenco dei confinati e dei combattenti delle ?quattro giornate?, la sentenza con cui vennero condannati gli autori del linciaggio.
Il libro ripropone la storia di una zona poco ricordata nella memoria pubblica della città, la cui identità si costruisce sul suo centro storico o, se si parla di classe operaia, sulla storia dell’Italsider e di Bagnoli. Mostra come le lotte operaie e la tradizione socialista siano invece nate nella più antica zona industriale del golfo e come tale tradizione abbia costituito la base per la presenza di un forte ed esteso nucleo di combattenti nell’insurrezione napoletana. Da anni Ponticelli, antico borgo operaio, sommerso dalle ondate di sfollati della Napoli della guerra prima e del terremoto poi, combatte per mantenere una sua identità civile e politica. Si tratta di una battaglia portata avanti da un gruppo di intellettuali e di militanti locali con un forte impegno civile. Il volume si inserisce dunque in questa battaglia culturale e politica, affrontando nello stesso tempo la ricostruzione degli eventi con rigore e metodo.

Gabriella Gribaudi