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Angela Vezzelli e Paola Zappaterra – La vita, il lavoro, le lotte. Le mondine di Medicina negli anni Cinquanta – 2001

Angela Vezzelli e Paola Zappaterra
Bologna, Aspasia, pp. 114, ill., euro 10,33

Anno di pubblicazione: 2001

Attraverso le voci delle protagoniste, raccolte in venti interviste, le autrici ripercorrono gli anni del secondo dopoguerra in un’area della provincia bolognese, centro importante delle lotte contadine e bracciantili, del mondo della cooperazione e dell’organizzazione sindacale già a partire dalla fine del XIX secolo; una realtà sociale povera ma carica di valori dove le donne, da sempre, sono state ?attrici della storia?. Donne tenaci, pronte a rivendicare nuovi ruoli sociali pubblici e privati per se stesse e per le generazioni future, in una stagione di grandi lotte agrarie e di profonde trasformazioni in tutta la società italiana, ultimo atto di un mondo stretto tra passato e futuro e destinato a scomparire nella sua dimensione sociale e collettiva con l’esperienza del boom economico degli anni sessanta. Un quadro ben presente alle autrici che hanno condotto il loro studio sul piano non solo della storia orale ma anche attraverso una sistematica ricerca documentaria, costruendo un volume agile, ben scritto e di piacevole lettura. Quella che ci offrono è una storia di donne e di lotte, ma soprattutto il ritratto di una categoria di lavoratrici ? le mondine ? oggi scomparsa, tracciato senza retorica, con grande concretezza. Così come concrete erano quelle giovani ragazze che imparavano un mestiere che non si insegnava, ma si apprendeva ?sul campo? attraverso la pratica del lavoro e la solidarietà che si creava tra chi quell’esperienza aveva già vissuto e chi ne era protagonista per la prima volta. E il ricordo più bello ? non a caso ? è il senso di solidarietà che si creava, quel rapporto amicale che donne, ieri giovani o giovanissime oggi adulte, ribadiscono ancora di avvertire, un vincolo che non si è mai spezzato. Di quelle donne, le autrici ci offrono nell’ultima parte una carrellata di immagini che le ritraggono al lavoro o nei momenti di lotta, e ancora in situazioni di normale vita quotidiana, costruendo, a mio avviso, un altro capitolo del libro e non, come spesso accade, una semplice parte di corredo al testo.

Fiorenza Tarozzi