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Angelo Ventrone – Il nemico interno. Immagini, parole e simboli della lotta politica nell’Italia del Novecento – 2005

Angelo Ventrone
Roma, Donzelli, pp. X-339, euro 27,00

Anno di pubblicazione: 2005

Questo contributo di Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Macerata e autore di volumi sui due dopoguerra, si inscrive a pieno titolo in un filone, ormai assai corposo, di studi che leggono il ‘900, soprattutto europeo, come ?età degli estremi? (è la definizione di Hobsbawm ripresa dallo stesso autore nella premessa) e come secolo della violenza. La violenza protagonista del libro di Ventrone non è tuttavia quella agita, fisica, delle torture, dei massacri, delle stragi, delle guerre, ma quella contenuta nelle parole, nei discorsi, nelle immagini, nelle rappresentazioni iconografiche dell’avversario sistematicamente trasformato in ?nemico interno?. Il libro prosegue e amplia, anche cronologicamente, un discorso iniziato con la pubblicazione nel 2003, per i tipi del medesimo editore, di una solida e interessante ricerca (La seduzione totalitaria. Guerre, modernità e violenza politica), ma, molto più di quella, sembra dettato dall’urgenza di un presente che discute e s’interroga sulle ragioni della radicalizzazione dello scontro ideologico, in un’epoca sostanzialmente postideologica, e sulla reciproca delegittimazione dei due schieramenti politici in un paese che a partire dal 1994 ha adottato uno schema bipolare.
Nel volume del 2003 Ventrone individuava nella prima guerra mondiale le origini di quella mentalità eversiva e totalitaria che sfocerà nel fascismo; qui invece compie un ulteriore passo avanti facendo di quella mentalità eversiva e violenta, e soprattutto del linguaggio attraverso cui si esprime (l’albero genealogico inizia con le polemiche scatenate dalla guerra di Libia del 1911-12), un filo rosso che contraddistingue la politica italiana sostanzialmente fino ai nostri giorni.
Il volume raccoglie e commenta 119 immagini tra cartoline, vignette, volantini e manifesti, circolati in un secolo di storia d’Italia. La prima immagine scelta è quella di una cartolina, datata 1901, che rappresenta un ricco e grasso capitalista che spreme denaro da un povero e sfruttatissimo lavoratore; quella conclusiva è un manifesto dei DS che, sullo sfondo di un cartellone della campagna elettorale berlusconiana del 2001, inserisce il dettaglio di una foto che ritrae Berlusconi nell’atto di fare le corna. Queste due immagini racchiudono una vicenda, che si dipana attraverso le diverse fasi e cesure della storia d’Italia, letta da Ventrone con la lente della continuità nella divisività della vita politica italiana. Una continuità e una divisività che vengono brillantemente spiegate nelle 66 pagine di introduzione all’apparato iconografico, ma che a tratti sembrano mettere in secondo piano i profondi cambiamenti della società italiana nel corso del secolo (si pensi per fare un solo esempio alle novità rappresentate nel discorso pubblico dall’immigrazione e dalla paura del declino demografico degli italiani) e soprattutto tendono ad attribuire un carattere peculiarmente italico (e qui forse un po’ di comparazione con altri casi nazionali avrebbe reso il volume più appassionante) a stereotipi e immagini la cui durata e la cui circolazione vanno ben al di là dei confini della penisola.

Gia Caglioti