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Anna Rossi-Doria (a cura di) – A che punto è la storia delle donne in Italia – 2003

Anna Rossi-Doria (a cura di)
Roma, Viella, pp. 187, euro 15,00

Anno di pubblicazione: 2003

el marzo del 2002, in occasione del secondo anniversario della scomparsa di Annarita Buttafuoco, l’Unione Femminile in collaborazione con la Società italiana delle storiche ? due strutture a cui la studiosa ha dedicato il proprio impegno intellettuale e organizzativo ? hanno promosso una giornata di studio rivolta a comporre un bilancio critico degli studi di storia delle donne in Italia e a ripercorrere il nesso fra impegno femminista e produzione storiografica.
Molti degli interventi di quella giornata compaiono in questo volume in cui, dopo la Prefazione di Susanna Giaccai dell’Unione Femminile, si succedono i saggi di dieci storiche che, attraverso l’analisi delle principali piste di ricerca percorse dalla storia delle donne e di genere all’interno degli specifici settori disciplinari, o mediante la riflessione sui dibattiti che hanno attraversato questi studi e lo stesso femminismo, segnalano innovazioni e contraddizioni di questa produzione, interrogandosi inoltre sul rapporto che essa ha intrattenuto, e intrattiene, con le tradizioni storiografiche italiane e straniere.
Scorrono così i saggi di Dinora Corsi (Un itinerario negli studi di storia medievale), di Gianna Pomata (La storia moderna), di Simonetta Soldani (L’incerto profilo degli studi di storia contemporanea), di Gabriella Zarri (Storia delle donne e storia religiosa), di Raffaella Sarti (Oltre il gender? Un percorso tra i recenti studi italiani di storia economica-sociale), di Raffaella Baritono e Elisabetta Vezzosi (Gli studi di storia americana tra Italia e Stati Uniti), di Emma Baeri (Femminismo. Società italiana delle storiche, storia: sedimentazione di memoria e note in margine). E attraverso la loro lettura si compone un quadro storico e storiografico che non solo mette a fuoco un contesto ampiamente diacronico, popolato dalle donne e dalle problematiche di genere indagate dalle storiche italiane, ma che consente ? proprio per la compresenza di interventi redatti da specialiste di differenti aree cronologiche e disciplinari ? di evidenziare da quali settori e da quali prospettive d’analisi siano emerse le principali innovazioni apportate dalla storia delle donne e di genere alla disciplina storica, e quali nodi siano rimasti irrisolti o tralasciati dall’andamento delle tematiche privilegiate.
Come ricorda infatti Anna Rossi-Doria nel saggio che apre il volume (Un nome poco importante), la qualità e la ricchezza di questa storiografia lascia aperte alcune questioni: il nesso tra storia e politica delle donne; il rapporto fra storia sociale e storia politica che in parte si sovrappone a quello tra storia moderna e storia contemporanea; l’incrocio fra storia delle donne e ?storia generale?. Questioni ? comuni a tutte le aree cronologiche investigate e a tutte le prospettive d’analisi messe in campo ? che rivestono tuttavia un particolare rilievo per l’età contemporanea, per la quale le problematiche per lo più affrontate delle studiose, pur subendo ?il pesante limite di politicizzazione della contemporaneistica italiana? (p. 12), non hanno interloquito con il dibattito storico-politico sul nostro recente passato.

Sara Cabibbo