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Annunziata Berrino (a cura di) – Storia del turismo. Annale 2003 – 2004

Annunziata Berrino (a cura di)
Milano, Franco Angeli, pp. 166, euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2004

La storia del turismo è una materia ancora priva di forma ben definita, dalla quale sta cercando di nascere la prima rivista italiana dedicata appunto a questo particolare ambito della ricerca. In Italia la storia del turismo ha avuto per lungo tempo pochi e occasionali cultori, nonostante l’evidente importanza del fenomeno nell’economia e nella società italiana. Due iniziative hanno cominciato ad invertire questa tendenza: la prima è lo stabilirsi in Italia (o meglio tra Italia e Svizzera italiana) della International Commission for the History of Travel and Tourism (www.ichtt.org), fondata nel 2001 a seguito di una tavola rotonda tenuta nel Congresso mondiale di scienze storiche di Oslo 2000; la seconda è l’avvio, nel 1998, di un progetto di ricerca (Per una storia del turismo nel Mezzogiorno d’Italia nei secoli XIX e XX) che portò, insieme ad altre iniziative di recupero e valorizzazione delle fonti, alla realizzazione di tre seminari di ricerca (tenutisi a Napoli nel 1999, 2000 e 2001). Gli atti dell’ultimo seminario furono raccolti nel primo numero di Storia del turismo (Annale 2002), ed ora questo secondo numero continua il percorso verso una vera e propria rivista.
La fase di transizione è evidente sia negli aspetti formali (gli Annali conservano al tempo stesso la vecchia numerazione e la nuova), sia nei contenuti. Manca infatti ? al di là di una generica apertura ai contributi più diversi, anche interdisciplinari ? una chiara linea editoriale, che illumini sui criteri di inclusione/esclusione, così che la costruzione d’insieme sembra a tratti abbastanza casuale. Ad esempio, nello stesso numero si parla di alberghi (da diversi punti di vista), di vacanze degli italiani nella Belle Epoque, di civiltà balneare nei paesi anglosassoni, di paesaggi siciliani, dell’Italia nella pubblicità turistica tedesca del dopoguerra, del turismo considerato dal punto di vista dei cultural studies… Ogni saggio insomma rimanda troppo chiaramente alle varie circostanze (relazioni presentate a convegni, capitoli di libri, ecc.) che ne hanno determinato la stesura. Anche le recensioni sono troppo poco omogenee e curate per una rivista ambiziosa.
Premesso doverosamente tutto questo, rimane che la maggior parte dei contributi sono di buon livello, che i propositi della rivista sono encomiabili e condivisibili, e che questa pubblicazione va a colmare quella che davvero era una lacuna considerevole e avvertita nella storiografia nazionale. Il tempo, o più semplicemente il prossimo Annale, ci diranno se Storia del turismo saprà trovare le risorse economiche e intellettuali necessarie per fare un salto di qualità e spiccare definitivamente il volo. Ne ha senza dubbio le potenzialità.

Claudio Visentin