Cerca

Antonino Criscione, Serge Noiret, Carlo Spagnolo, Stefano Vitali (a cura di) – La storia a(l) tempo di Internet. Indagine sui siti italiani di storia contemporanea (2001-2003) – 2004

Antonino Criscione, Serge Noiret, Carlo Spagnolo, Stefano Vitali (a cura di)
Bologna, Pàtron, pp. 387, euro 32,00

Anno di pubblicazione: 2004

Questo volume rende conto di un’accurata indagine sui siti web italiani di storia contemporanea, svolta tra il 2001 e il 2003 da un gruppo di studiosi composto ? oltre che dai curatori ? da T. Bertilotti, G. Focardi, M. Livi, E. Sodini e P. Vajola. Servendosi di una scheda di rilevazione appositamente elaborata per identificare i titolari e descrivere i contenuti, la struttura e i linguaggi comunicativi dei siti, gli autori ne hanno selezionati e valutati 205. Il criterio per la loro individuazione è stato duplice, tipologico e tematico: da una parte istituzioni, archivi, associazioni, scuole, riviste elettroniche e portali; dall’altra storia delle donne e di genere, deportazione e Shoah, fascismo e antifascismo, storia militare, eversione e terrorismo.
Ne emerge un panorama molto diversificato di siti web ora istituzionali, ora associativi, ora amatoriali, caratterizzati da livelli qualitativi assai disuguali e da finalità di volta in volta documentarie, didattiche, divulgative e identitarie, molto più raramente scientifiche. Nel complesso, come ha notato il compianto A. Criscione, l’approccio di questi siti alla storia prescinde dalla mediazione dei professionisti del settore, storici o archivisti che siano: ognuno costruisce da sé il proprio passato, dando luogo a una ?storia senza storici?, a una ?prevalente identificazione tra storia e memoria? e a un positivismo documentario che identifica tout court nella fonte la verità storica.
Tutt’altro che inediti, questi fenomeni confermano che gli storici sono stati in larga misura espropriati del loro antico ruolo di costruttori della memoria storica. Contrastare tali derive è probabilmente impossibile, ma certo gli storici ? e tra essi i contemporaneisti non fanno eccezione, anzi ? sembrano poco attrezzati per rispondere alle ?tre sfide? poste loro dai siti web di storia (di metodo: come si usano le risorse on line; tecnologica: come i contenuti interagiscono con il medium; professionale: come queste risorse si rapportano con la storia degli storici e viceversa). Con ragione Noiret parla in effetti di marginalità dei siti web di storia rispetto ai tradizionali canali accademici e giudica desolante il quadro delle opere scientifiche in rete.
Sebbene le ?avvertenze per l’uso? delle risorse on line che ricorrono nel libro possano produrre in chi con esse ha qualche consuetudine un certo effetto di ripetitività, esse non sono dunque superflue per una corporazione ancora poco consapevole delle loro potenzialità. Quest’opera, che del resto si segnala per non limitarsi alle avvertenze di metodo e per fare infine la rete oggetto di studio, può svolgere un ruolo di stimolo per superare il ritardo degli storici. Nell’attesa che divenga consultabile on line il database completo dei risultati dell’indagine, c’è solo da augurarsi che questo accada.

Tommaso Detti