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Antonio Gili – Carlo Cattaneo (1801-1869). Un italiano svizzero – 2001

Antonio Gili
Lugano, Casagrande, pp. LXIV-126, Fr. Ch. 28

Anno di pubblicazione: 2001

Dedicato in larga parte al Cattaneo meno conosciuto ? quello post-quarantottesco dell’esilio nel Canton Ticino, dove il pubblicista e uomo politico protagonista del ’48 milanese si spense nel 1869, dopo avervi trascorsi gli ultimi vent’anni della propria esistenza ? questo breve profilo biografico si avvale soprattutto della fonte rappresentata dall’epistolario cattaneano curato nella prima metà degli anni ’50 da Rinaldo Caddeo; ma la integra anche con altra interessante documentazione coeva epistolare e a stampa prevalentemente di ambiente ticinese, intrecciando il tutto con la trama della storia politica e culturale del cantone in quei decenni, così come essa è stata ricostruita dalla storiografia più recente.
Il quadro che ne emerge è quello di un Cattaneo sostanzialmente distante rispetto alle vicende politiche italiane dell’epoca (fanno eccezione, come sappiamo, da un lato il breve soggiorno del milanese a Napoli nel 1860, quando accolse per qualche settimana un invito di Garibaldi, che s’aspettava da lui indicazioni sulla linea da adottare, dall’altro le sue due elezioni a deputato nel Parlamento italiano dopo l’Unità, alle quali, per altro, non fece seguito, per esplicita volontà dell’interessato, l’assolvimento del mandato che ne derivava), e, viceversa, appassionatamente immerso in quelle della sua nuova patria.
Il partito liberale radicale allora al governo nel cantone, del resto, intravedeva in lui un nome importante da schierare in campo nella battaglia culturale che stava conducendo contro l’oscurantismo clericale, saldamente annidato nelle valli e nelle campagne ticinesi; e anche per questo si avvalse in più di un’occasione di Cattaneo.
Ma, accanto all’intellettuale positivista e ?antifilosofico?, impegnato per un verso nel proprio magistero presso il liceo luganese, per l’altro in attività di consulenza per il governo cantonale (con il quale, per altro, negli ultimi anni i rapporti si guastarono al punto da indurlo a rassegnare le proprie dimissioni dall’insegnamento), quello che vediamo affiorare da queste pagine è anche l’operatore economico in proprio, per il quale la ?fede? nel progresso e nell’incivilimento si salda con una tutta concreta sollecitudine per il buon esito dei propri investimenti.
Ci si trova davanti a un profilo biografico che concede poco ? ed è, naturalmente, un bene ? alla retorica che spesso appesantisce le pubblicazioni celebrative (nel 2001 cadeva il bicentenario della nascita di Cattaneo) e che è corredato da un’appendice documentaria e iconografica scelta con cura e intelligenza.

Marco Meriggi