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Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia – Economia e società nel Mezzogiorno nell’ultimo quarantennio. Un bilancio nel ricordo di Umberto Zanotti Bianco – 2005

Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia
Manduria-Bari-Roma, Lacaita, pp. 214, euro 17,00

Anno di pubblicazione: 2005

È un libro essenziale. I contributi raccolti ripercorrono i termini della questione meridionale negli ultimi quarant’anni, tracciano un bilancio dell’attività della Cassa per il Mezzogiorno, pongono domande complesse alla politica e al governo del paese in un momento in cui i termini, il contesto e le categorie interpretative sul Mezzogiorno sono radicalmente cambiati. Articolato in due sezioni e in una tavola rotonda conclusiva, il volume, presentato da G. Pescosolido, raccoglie gli atti della giornata di studio dell’ANIMI in occasione del quarantesimo della scomparsa di Umberto Zanotti Bianco. Nella prima parte, Intorno alla questione meridionale, sono affrontati i temi relativi ai caratteri, alle interpretazioni e ai soggetti della trasformazione del Mezzogiorno. All’intervento di Gerardo Bianco, che traccia ?l’impegno settentrionale per il Sud? dall’Unità in poi, fa seguito quello di Giuseppe Galasso dal significativo titolo Dalla questione meridionale alla questione meridionale, in cui riprende considerazioni e interpretazioni, da lui affrontate da almeno un quinquennio, sul Mezzogiorno come ?problema aperto?, in contrapposizione con quanti hanno visto in esso una ?questione? superata. ?La questione meridionale rimane conficcata nella realtà del paese ben più di quanto non si sia finiti con l’essere disposti a riconoscere? ? egli sostiene ? ed è per questo che ?la nozione di Mezzogiorno non può essere abbandonata? (pp. 31-32); per cui ?la cultura e la politica dovrebbero essere molto più largamente mobilitate sul tema meridionale se davvero si volessero fare nuovi e grandi passi avanti in materia? (p. 33). I temi trattati da Sergio Zoppi e da Adriano Giannola pongono l’accento sulle prospettive di sviluppo del Mezzogiorno nell’ambito di una non più eludibile dimensione europea; il primo propone ?un progetto civile?, che metta in moto la sequenza ?sviluppo economico – mutamento sociale – avanzamento civile?, affidato a una classe dirigente all’altezza dei processi in atto, capace di amministrare e fungere da ?integratore di sistemi e da agente di cambiamento? (p. 43); il secondo propone l’elaborazione di un altro progetto ?dal quale emergano con evidenza il ruolo, la legittimità degli interessi e la funzione propulsiva che può assumere per il sistema Italia il Mezzogiorno come regione d’Europa sulla quale far leva per dar corpo alla direttrice mediterranea di sviluppo dell’UE? (p. 72).
Le Tendenze di lungo periodo dell’economia del Mezzogiorno, che costituiscono la seconda parte del volume, sono efficacemente evidenziate nelle analisi relative all’attività di erogazione del credito nel sessantennio 1944-2004 (Luigi De Rosa), ai processi di modernizzazione dell’agricoltura meridionale (Michele De Benedictis) e dello sviluppo industriale (Guido Pescosolido), alla funzione e al ruolo del capitale sociale in una società complessa e duale come quella italiana (Alfredo Del Monte). Il dibattito conclusivo, coordinato da Piero Barucci, si è incentrato sulle politiche per il Mezzogiorno. Ne hanno discusso Antonio Maccanico, Antonio Bassolino, il ministro alle Attività produttive Antonio Marzano.

Carmelo Pasimeni