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Carla Ghezzi – Colonie, coloniali. Storie di donne, uomini e istituti fra Italia e Africa – 2003

Carla Ghezzi
Roma, Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, pp. 146, euro 24,00

Anno di pubblicazione: 2003

Il volume raccoglie sette saggi pubblicati da Carla Ghezzi in occasioni diverse tra il 1990 e il 2001. L’autrice, nota a coloro che si occupano di storia del colonialismo italiano per i preziosi e puntuali strumenti bibliografici a cui ha collaborato, ci presenta qui un lavoro diverso, esito e allo stesso tempo contrappunto della sua lunga esperienza professionale nella Biblioteca dell’Istituto italo-africano. È la stessa autrice a collegare il filo che unisce queste indagini sulla presenza italiana in Africa alle domande e curiosità sollecitate dalle pagine de «L’Esploratore. Giornale di viaggi e geografia commerciale», uno tra i primi ricordi del suo lavoro. Disegnata la parabola che va dalla fondazione dell’Istituto coloniale italiano nel 1906 alla sua trasformazione nell’Istituto italo-africano, Carla Ghezzi ritorna nei saggi successivi ad indagare analiticamente quelle ?officine del pensiero coloniale? (p. 10) costituite dall’arcipelago di istituti geografici, società di esplorazione e riviste che ha segnato in particolare i decenni a cavallo tra Ottocento e Novecento. La controversa questione della presenza o meno di un partito coloniale in Italia, si intreccia qui con il nesso che lega tra loro la questione dell’emigrazione e quella della politica coloniale. Sbandierato successivamente dalla propaganda fascista, esso ci viene qui restituito in riferimento al periodo precedente attraverso la complessa, e molto spesso contraddittoria, varietà di tensioni tra centro e periferia, tra gli interessi dell’imprenditoria e quelli del ceto politico, sottolineata in particolare dal percorso di Pippo Vigoni.
Tuttavia l’Africa, nel periodo liberale come in quello fascista, non è riconducibile unicamente alle colonie italiane né alla dimensione politica. È anche l’oggetto, come mostrano le pagine dedicate al Marocco, di un gioco di specchi tra le proiezioni dell’immaginario orientalista e quelle di un desiderio di conoscenza e di incontro che viene qui ricostruito attraverso le corrispondenze ottocentesche di ingegneri e diplomatici, del Garibaldi esule politico, per arrivare infine alle pagine di Luigi Barzini, corrispondente d’eccezione durante la Conferenza di Algesiras. Una specificità della dimensione culturale nel rapporto tra Italia e Africa che diventa centrale nell’ultima parte del volume dedicata alla memorialistica e alla letteratura di viaggio femminile. Muovendo dalla scrittura di Karen Blixen e Beryl Markham, Carla Ghezzi ripercorre le tracce lasciate dalle donne italiane in un corpus di diari, romanzi, corrispondenze giornalistiche assai minore di quello dell’Africa Orientale Britannica, ma che si rivela, forse anche per questo, di grande interesse per la storica e per lo storico nell’indagare la specificità dell’esperienza coloniale italiana.
Il volume, ricco e generoso di informazioni, rimane prezioso soprattutto per la tensione che sottende il movimento tra le fonti a stampa e i processi storici a cui esse rimandano, restituendo centralità all’individualità degli uomini e delle donne che ne furono i soggetti.

Liliana Ellena