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Carla Ghezzi, Salaheddin Hasan Sury (a cura di) – Terzo convegno sugli esiliati libici nel periodo coloniale – 2005

Carla Ghezzi, Salaheddin Hasan Sury (a cura di)
Roma, Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente e Centro libico per gli studi s

Anno di pubblicazione: 2005

Il volume curato da Carla Ghezzi e Salaheddin Hasan Sury rappresenta un ottimo e innovativo contributo per gli studi storici sul colonialismo italiano in Libia, sia sotto il profilo della ricerca sia per quanto attiene all’impostazione storiografica. Il centro focale del lavoro è la deportazione dei libici nell’isola di Ponza nel biennio 1911-1912; alcuni saggi trattano della deportazione dei libici in Sicilia, Ustica e Gaeta. L’isola di Ponza alla fine del 1911 venne adibita a colonia penale ove internare i libici considerati oppositori; era una colonia di passaggio dove le condizioni sanitarie erano migliori rispetto alle altre località (Tremiti, Ustica e Gaeta) individuate per la prigionia di lungo periodo. Tra il dicembre 1911 e il 24 luglio 1912 vi passarono 887 deportati. La vicenda non è comunque vista solo nei casi particolari, ma in un contesto ampio. Tutti i contributi (di Giampaolo Calchi Novati, Habîb Widâ?a al-Hasnâwî, Salvatore Bono, ‘Abdullâh Alî Ibrâhîm, Francesco Sulpizi, Luigi Usai, Mustafâ Hâmid Rahûma, Marco Mozzati, Francesca Di Pasquale, Paolo Graziosi, Gianfrancesco Loriga, Ivano Taurino) sono di alto livello, sintesi succinte, ma accurate di ricerche d’archivio. I curatori hanno il merito di avere dato alle stampe testi coerenti che hanno tra loro una certa continuità, cosa non sempre facile e fattibile quando si tratta di atti di un convegno.
Il volume ? com’è ovvio che sia ? non è alieno da critiche anche se queste non intaccano minimamente il progetto complessivo. Nessuno dei relatori mette in evidenza che tra le pratiche inaugurate dall’Italia liberale sono già presenti tutte le efferatezze che qualche anno dopo verranno commesse dal regime fascista su scala più ampia in Libia (i campi di concentramento del 1930-31) e in Etiopia (i pogrom del 1937 e le operazioni di contro guerriglia del 1937-39).
La seconda osservazione non riguarda le linee interpretative dei contributi ma un certo stile che ha contraddistinto la pubblicazione. Il convegno di Ponza e gli atti furono finanziati dal ministero degli Affari Esteri italiano in virtù di un comunicato congiunto italo-libico del 4 luglio 1998, quando in Italia era al governo un esecutivo di centro-sinistra. È risaputo che fu il presidente D’Alema a volere fortemente quell’accordo. In una delle premesse al volume, però, il professor Mohamed Taher Al-Jerary ringrazia Berlusconi e scrive che ?quando il presidente [?] si reca in Libia lo fa con una mentalità aperta, recando con sé un po’ di riconoscenza e di scuse per questo piccolo popolo in ordine a quanto commesso dal suo vicino più grande e più potente di lui nel settore tecnologico?.

Matteo Dominioni