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Carlo Felice Casula – Le frontiere delle ACLI. Pratiche sociali, scelte politiche, spiritualità. I verbali del Consiglio di presidenza 1944-1961 – 2001

Carlo Felice Casula
Roma, Edizioni Lavoro, pp. 719, euro 51,65

Anno di pubblicazione: 2001

Il corposo volume raccoglie i verbali dell’organismo di direzione delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, in un arco temporale che va dalla fondazione alle celebrazioni per il 70° anniversario della Rerum novarum. Si tratta di materiale precedentemente pubblicato in più numeri dei ?Quaderni di Azione sociale? a cura dello stesso autore, noto per i suoi studi su Guido Miglioli, Domenico Tardini e le dinamiche sociali della Italia repubblicana. Ciò non toglie, comunque, interesse all’iniziativa editoriale, che, oltre a rendere disponibile una ricca mole documentaria, attraverso le note introduttive alle varie sezioni, accompagna il lettore in uno stimolante percorso critico di lettura dei testi, che forse potevano essere integrati con un apparato critico di note che ne restituisse a pieno la complessità. Si tratta di riflessioni preliminari, che tuttavia non mancano di interloquire puntualmente con le acquisizioni a cui è approdato il dibattito storiografico, indicando al contempo nuove e più feconde ipotesi di lettura.
Ne emerge un quadro sfaccettato che offre le premesse per arricchire lo spettro interpretativo per accostarsi all’esperienza storica delle Acli, la cui cifra identitaria, come suggerisce l’azzeccato titolo, si muove a cavallo tra riferimenti istituzionali, specie nella mediazione proposta dalla Democrazia Cristiana, e spinte sociali, soprattutto nell’interpretazione e rappresentanza offerta dai sindacati, tra fedeltà alla sua natura ecclesiale e necessità di ?stare dentro? pienamente alla vita della nazione. In questa sorta di statuto materiale sono ravvisabili le radici più profonde della dimensione ?conflittuale? attraverso cui è possibile ripercorrerne il tragitto storico: si passa dalla difficile fase di assestamento seguita alla nascita alla non scontata definizione del nuovo ruolo di movimento sociale dei lavoratori cristiani dopo la scissione sindacale; dal non sempre lineare ? e in diversi passaggi concorrenziale ? rapporto con la Cisl dei primi anni ’50 alla ricerca tutt’altro che pacifica di uno specifico anticomunismo all’indomani dei fatti del ’56; dall’esposizione politica a favore del centrosinistra al travagliato dibattito, con conseguente polarizzazione interna, sul nodo dell’autonomia; dallo sforzo di tradurre le aperture di Giovanni XXIII sul terreno sociale e culturale alla riflessione sulle implicazioni di massa del boom economico.
In sintesi, l’opera costituisce non solo un punto di riferimento imprescindibile per ricostruire le vicende della composita galassia cattolica, ma anche un prezioso strumento per articolare ulteriormente l’indagine sulla ?lunga? stagione fondativa dell’Italia repubblicana: un suo utilizzo sapiente potrebbe evitare, come si fa garbatamente notare nell’Introduzione, da un lato la riproposizione di logiche autoreferenziali, dall’altro l’appiattimento su cliché interpretativi calamitati dalla dimensione politica.

Paolo Trionfini