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Cinzia Martignone – Imprenditori protestanti a Milano 1850-1900 – 2001

Cinzia Martignone
Milano, Franco Angeli, pp. 248, euro 19,63

Anno di pubblicazione: 2001

Come ho già avuto modo di dire in una recensione più corposa a questo volume apparsa in ?Storica? (n. 17, 2001), la ricerca di Martignone si distingue e si fa notare per l’originalità del tema. Martignone aveva gia ricostruito in una serie di bei saggi le vicende della comunità imprenditoriale straniera a Bergamo. Con questo volume viene aggiunta un’altra tessera alla mappa degli insediamenti stranieri in Italia e soprattutto allo studio dei comportamenti di questi gruppi e del loro contributo all’industrializzazione del paese. La ricerca è densa e ben scritta, ricca di informazioni e costruita su un ampio ventaglio di fonti sia pubbliche che private, di carattere, religioso, familiare ed economico.
L’understatement del titolo può trarre in inganno. In questo libro infatti non si parla soltanto di singoli imprenditori, delle loro imprese, delle loro iniziative, dei loro profili biografici ma si parla più compiutamente di un gruppo, quello dei protestanti di origine straniera, che opera nei più diversi settori dell’economia milanese ? industria serica e cotoniera, banca, industria chimica e meccanica ? dando vita, come scrive l’autrice nell’Introduzione, a ?una pluralità di reti di relazioni economiche, sociali, politiche capaci di segnare in modo significativo la direzione e l’impatto delle dinamiche in atto nell’area caratterizzata dalla più alta intensità di sviluppo economico del paese negli anni precedenti l’industrializzazione? (p. 14).
Il lavoro di Martignone riguarda un gruppo di imprenditori che è al tempo stesso una minoranza ? religiosa ed etnica ? ma una minoranza di quelle avvantaggiate. La formazione di questo gruppo, e delle ditte, si sgrana lungo un arco temporale che va dalla fine del ‘700 agli anni sessanta e conosce una notevole accelerazione nel decennio ’40-50. Nel corso di questo periodo a Milano, come in altre parti della penisola italiana, si registra l’insediamento di singoli imprenditori e delle loro famiglie e la creazione di imprese, in prevalenza a carattere familiare, che possono contare su un largo patrimonio di relazioni internazionali.
Il volume, che segue le vicende di due generazioni di imprenditori protestanti di origine prevalentemente svizzera e tedesca in un arco temporale che va dagli anni cinquanta dell’800 alla fine del secolo, non si concentra sulle singole iniziative economiche ma trova nell’analisi dell’azione collettiva il suo fulcro. Sono le relazioni ? comunitarie, familiari, economiche e d’affari ? e non le attività in sé che monopolizzano l’interesse di Martignone, secondo un approccio che valorizza le recenti acquisizioni della storia d’impresa ma che, soprattutto, ha ben presente le potenzialità della network analysis.
Solida ricerca che, felicemente, intreccia suggestioni e temi provenienti dalla storia sociale, dalla storia dell’impresa e dall’antropologia questo libro ha il merito di introdurre nel dibattito storiografico italiano una serie di questioni, di problemi e di domande che sono da tempo all’ordine del giorno in quei paesi sottoposti a rilevanti correnti migratorie e che hanno cominciato da tempo a fare i conti con i problemi legati all’integrazione e/o all’assimilazione, l’identità etnica, i comportamenti economici oltre che sociali e culturali di gruppi di minoranza che hanno spesso sperimentato strategie di successo nell’inserimento nelle società ospiti.

Daniela Luigia Caglioti