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Claudia Pancino (a cura di) – Politica e salute. Dalla polizia medica all’igiene – 2003

Claudia Pancino (a cura di)
Bologna, Clueb, pp. 198, euro 15,00

Anno di pubblicazione: 2003

Le interazioni tra storia della medicina e storia sociale e politica hanno prodotto buoni risultati nelle ricerche rivolte ai temi dell’igiene, dell’assistenza, dell’ospedalizzazione, della legislazione sanitaria. Intorno a tali questioni si era tenuto nel 2002 a Bologna, promosso da Claudia Pancino, un seminario di studio i cui risultati sono restituiti dal volume in oggetto. Occorre dire che da tempo i pochi studiosi italiani di storia della medicina soffrono di una collocazione incerta, perché da una parte gli storici per lo più li considerano come titolari di una competenza che appare loro fortemente specialistica e in qualche misura distaccata dai grandi temi. Dall’altra, è più che noto il sostanziale disinteresse che le facoltà mediche, a parte sempre più rare eccezioni, mostrano verso la memoria critica del loro passato: ciò spiega perché o ignorino del tutto la storia della medicina, o preferiscano vederla assegnata come insegnamento a studiosi che si muovono maggiormente nell’ambito dell’erudizione locale. Non è un caso che l’Introduzione della Pancino abbia toni polemici verso un volume curato da Maurizio Vaglini e Cecilia Gennai (Pisa, Primula multimedia, 2002), prefato da Girolamo Sirchia, di storia delle istituzioni sanitarie italiane, che altro non è che un farraginoso centone di materiali i più svariati. Dal seminario bolognese, che aveva posto a confronto competenze diverse e storici di ambiti distinti, sono derivati contributi che affrontano questioni non del tutto omogenee sul piano tematico, ma proficuamente accostate dal comune riferimento alla dimensione sociale della medicina. Il secolo dei Lumi è presente nel saggio di Anna Parma sulla polizia medica, che verte sul grande progetto di Johann Peter Frank, autentico archetipo dell’igiene pubblica emersa nel clima dell’assolutismo riformatore. Poveri e ospedali: il Sant’Orsola a Bologna nel Settecento è il titolo della relazione presentata da Maria Becca e scaturita da un progetto di ricerca sugli ospedali bolognesi. L’Ottocento è attestato dai contributi di Francesco Carnevale e Alberto Baldasseroni sulla salute dei lavoratori nel periodo postunitario; dalle indagini di geografia medica di Marco Geddes da Filicaia; dal contributo di Massimiliano Panarari sul ?partito? degli igienisti nel Parlamento italiano. Al tema dell’igienismo ottocentesco si rifanno le relazioni di Carla Giovannini e della stessa Pancino, che in misura diversa chiamano in causa l’importante riforma del 1888, primo organico intervento legislativo dello Stato italiano in materia sanitaria. Si aggiungono altre due comunicazioni, dedicate l’una al caso di Fratta del Polesine nel primo Ottocento, che Marco De Poli ha studiato osservando mortalità e azione preventiva, l’altra, di Cristina Caretti, alla clinica ostetrica bolognese. Si segnala il saggio di due specialisti di storia sanitaria francese, Lion Murard e Patrick Zylberman, autori del fondamentale volume L’hygiène dans la République (1996) che ripercorrono un secolo di storia della salute pubblica in Francia, dal 1848 al 1945. Un saggio di Carlo Olmi propone, infine, una possibile traccia di storia della medicina militare nel lungo periodo, tra Medioevo e mondo moderno.

Dino Carpanetto