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Claudio Pogliano – L’ossessione della razza. Antropologia e genetica nel XX secolo – 2005

Claudio Pogliano
Pisa, Edizioni della Normale, pp. 582, ¤ 45,00

Anno di pubblicazione: 2005

Di scienza, razzismo ed eugenetica nella storia d’Italia Pogliano è stato uno dei primi, e pochi, a occuparsi, fin dal suo Scienza e stirpe, che sulle pagine di «Passato e Presente» del 1984 tracciava le linee dell’esperienza eugenetica italiana, poi passando per gli Eugenisti, ma con giudizio, compreso nell’articolato studio sul razzismo in Italia, curato da Burgio nel 1999, per arrivare nel 2002 alla curatela della traduzione italiana di We Europeans, classico della critica scientifica alla razza, firmato nel 1935 da Julian Huxley e Alfred Haddon.
In questo corposo volume Pogliano raccoglie e rilancia molti degli spunti seminati nel suo ricco percorso di ricerca, ampliando la propria analisi a livello comparato e soprattutto muovendo il proprio sguardo dall’eugenetica e dal razzismo, in quanto discorsi e pratiche scientifico-politiche esplicitamente affermate e agite, alla persistenza della categoria di razza, in forma più o meno dichiarata, all’interno dell’antropologia e della genetica novecentesca. Questa soluzione di metodo si rivela felice perché permette all’autore di rintracciare quel groviglio contraddittorio, e irriducibile a unità, di categorie scientificizzanti, pregiudizi, elementi di senso comune, residui interpretativi, schemi introiettati che precedono l’elaborazione e l’impiego della categoria di razza, e che ne segnano l’?incompiuto tramonto? dopo la seconda guerra mondiale, secondo la metafora adottata nell’introduzione. Appoggiandosi a un’amplissima mole di materiale a stampa e d’archivio, l’autore raduna così i molteplici segni di una persistenza del riferimento alla razza, che spesso si mostra prima come habitus mentale quasi automatico, che come scelta o conseguenza di paradigmi scientifici o scelte assunte e tematizzate apertis verbis.
Le quasi seicento pagine del volume sono organizzate in sette saggi (di cui uno già edito) ciascuno con una forte autonomia, ordinati in quelle che possono esser considerate due parti. Una prima, tematica, segue nel dettaglio i congressi di antropologia dal 1911 al 1968; le discussioni sulla differente distribuzione statistica dei gruppi sanguigni AB0 e sulle relative conseguenze per l’ereditarietà; le lunghe discussioni in seno alla comunità antropologica internazionale sugli Statement on Race proposti dall’UNESCO tra 1949 e 1967; i dibattiti su ibridismo e incrocio razziale. Protagonisti e temi di queste discussioni tornano nella seconda parte che ricostruisce le tre esperienze nazionali di Stati Uniti, Francia e Italia.
Pogliano sceglie di ?far parlare più direttamente possibile i testi e i loro autori? (p. 1), privilegiando così una narrazione funzionale alla ricostruzione dettagliata dei mille fili di discorsi e delle mille facce delle persistenze. In linea con questa scelta di metodo, l’autore affida la propria presenza critica alla dettagliata ricomposizione dei quadri e degli ambiti discorsivi. Benché per scelta esplicita, e per necessità assunta, manchino alcuni casi rilevanti (Germania e area scandinava in primis), questo volume si configura come una prima densa messa a punto dello status quaestionis nel panorama internazionale, quasi una raccolta critica di fonti, imprescindibile per inquadrare la complessità del tema.

Emmanuel Betta