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Claudio Visentin (a cura di) – Il turismo contemporaneo. Cultura e mondo dell’impresa – 2002

Claudio Visentin (a cura di)
Lugano, Giampiero Casagrande editore, pp. 271, s.i.p.

Anno di pubblicazione: 2002

Il volume raccoglie i testi di sedici contributi di studiosi di diverse discipline presentati ad un seminario dal titolo Il turismo contemporaneo. Cultura e mondo dell’impresa, svoltosi a Origlio (Lugano) e promosso dall’ASTOI (Associazione di categoria di tour operator italiani) e dall’ISM (Istituto Studi Mediterranei).
Anche in questa occasione, come già accaduto di recente in Italia, la complessità del fenomeno turismo ha sollecitato un incontro, e dunque un volume, d’impostazione interdisciplinare, nel quale si confrontano sociologi, antropologi, letterati, geografi ed economisti. I saggi sono raggruppati in tre parti: la prima raccoglie riflessioni su un nuovo approccio al turismo che rifletta il fenomeno in tutta la sua complessità. La seconda parte legge il turismo come incontro, mediazione e dialogo multiculturale, la terza e ultima parte è dedicata all’analisi del turismo nel bacino Mediterraneo, destinazione di prima grandezza nella geografia mondiale.
In questa sede ritengo utile segnalare all’attenzione degli storici alcuni contributi. Primo fra tutti quello firmato da Andrew Jones, Heritage e turismo culturale: concetti, dibattiti e attuali problematiche nel Regno Unito, nel quale l’autore passa in rassegna critica le più recenti definizioni di heritage tourism. La sollecitazione proviene dal Regno Unito, dove in questi ultimi anni si registra lo straordinario successo di un rinnovato desiderio di viaggiare per conoscere aspetti della storia. Si tratta di un tipo di turismo sul quale gli storici sono chiamati a riflettere, in particolare in Italia, dove, a mio avviso, dell’heritage è parte la stessa storia turistica dei siti culturali. Ma in Italia il dibattito è alle sue prime battute.
Di taglio storico è anche il contributo di Claudio Visentin, curatore del volume, dedicato alle agenzie di viaggio in Italia tra il 1878 e il 1939. Visentin ripercorre le tappe della lenta diffusione del modello nord europeo di organizzazione dei servizi turistici e del faticoso incontro tra domanda e offerta.
Ricco di sollecitazioni è infine il bel saggio di Rossana Bonadei, dal titolo Riattraversare il turismo: scenari e discorsi, che pone la questione della dialettica sempre presente tra l’approfondimento disciplinare che mette in luce aspetti e passaggi dell’evoluzione del fenomeno turismo e la ricerca di ?un discorso turistico che non sia il montaggio di tante rappresentazioni ma la rappresentazione di un sistema trasformativo che chiede di essere regolarmente riletto e vagliato, come per tutti i fenomeni radicati nel linguaggio e nell’immagine e consegnati alla instabilità del tutto caratteristica della società contemporanea e delle sue tante economie? (p. 30), perché, come l’autrice sottolinea ?che lo si voglia vedere convenzionalmente come una risorsa economica [?], o come un fenomeno storico e sociale di cui ricercare le origini, le declinazioni e gli effetti, il turismo si conferma oggetto complesso, la cui comprensione resiste alla frammentazione disciplinare ed elude le letture che lo traducono in un elenco di cifre e di tipologie? (p. 27).

Annunziata Berrino