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Comune di Empoli (a cura di) – Il Risorgimento nazionale di Vincenzo Salvagnoli. Politica, cultura giuridica ed economica nella Toscana dell’Ottocento, Atti del convegno, 29-30 novembre 2002 e Atti della giornata di presentazione dell’Inventario dell’Arch

Comune di Empoli (a cura di)
Pisa, Pacini, pp. 471, s.i.p.

Anno di pubblicazione: 2004

Il volume si compone di tredici contributi del convegno dedicato a Vincenzo Salvagnoli in occasione del secondo centenario della nascita, e di sei interventi più specificamente collegati alla presentazione dell’inventario delle carte di famiglia, appena finite di riordinare e depositate presso l’Archivio storico comunale. La possibilità di riunire in un unico volume gli interventi delle due giornate dipende dal fatto che esse si presentano davvero come momenti solo formalmente separabili di un progetto unico: così Elisabetta Insabato parla al convegno delle carte di Vincenzo, mentre Annalisa Bottacin e Alessandra Contini presentano l’inventario ricostruendo in realtà spezzoni di vita e di rapporti del suo protagonista. Quanto difficile sia stato mettere ordine in questo composito archivio di famiglia ? più volte disarticolato e depauperato da amici, studiosi ed estimatori, per non dire dell’effetto di eventi come la seconda guerra mondiale (Isabella Zanni Rosiello) ? lo confermano i venticinque anni trascorsi dalla ?posa della prima pietra?, di cui scrive con partecipe orgoglio Augusto Antoniella: e non si può che concordare nell’augurio che siano in molti, ora, a visitare quelle carte accuratamente riordinate, a partire dal folto nucleo portante, che ruota appunto intorno alla figura di Vincenzo Salvagnoli.
Impossibile andare al di là di un semplice richiamo alla molteplicità di aspetti da esso enucleati, sia pure solo per excerpta: dalla ricostruzione del rapporto di Salvagnoli con i subalpini e del contributo da lui dato alla nascita della Destra storica (Romano Paolo Coppini), alla sua attività come giurista in un fase di profonda incertezza delle ?fonti del diritto? (Spagnesi, Colao, Montorzi); dal suo interesse per i problemi posti dalla nuova configurazione che lo Stato stava assumendo nei paesi leader del continente europeo, all’impegno posto nella messa a fuoco e nell’esercizio attivo di nuove forme di attività politica (Chiavistelli, Nieri, Ballini, Ceccuti, Ciuffoletti); dalla inusuale ampiezza dei suoi interessi letterari (un aspetto, peraltro, un po’ sacrificato, nonostante l’interesse delle pagine di Laura Melosi) e della rete di amicizie intessute con artisti e poeti, fino all’ampia ricostruzione di Carlo Pazzagli della parabola che portò un Salvagnoli inizialmente aperto alle ragioni del capitalismo industriale e della ?logica del profitto? a farsi sostenitore del ?sistema toscano? in conseguenza della pace sociale che assicurava, e a guardare con favore a quell’asse terriero-finanziario dei cui interessi egli era d’altronde un curatore di primo piano, come ha ricordato Thomas Kroll parlando di Bettino Ricasoli, e come attesta qui Alessandro Volpi ricostruendone i rapporti con Pietro Bastogi.

Simonetta Soldani