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Costantino Cipolla, Fiorenza Tarozzi (a cura di) – Tanto infausta sì, ma pur gloriosa. La battaglia di Curtatone e Montanara – 2004

Costantino Cipolla, Fiorenza Tarozzi (a cura di)
Milano, Franco Angeli, pp. 272, euro 22,00

Anno di pubblicazione: 2004

?Toscani, ecco le vostre Termopili, o vincere o morire?: così un capitano dell’esercito toscano incitava i suoi uomini alla vigilia dello scontro che avrebbe visto contrapporsi, nel maggio del 1848, poco più di cinquemila toscani e napoletani, attestati presso Curtatone e Montanara, e i quasi ventimila uomini dell’esercito austriaco che erano usciti dalla vicina Mantova. Allo scontro furono attribuiti sin da subito valori e significati che trascendevano tanto il suo esito infausto, quanto il suo rilievo strategico: la scoperta che gli italiani (anche gli imbelli toscani) sapevano battersi; il sacrificio di pochi eroi (come gli spartani alle Termopili); lo spirito patriottico e guerriero della gioventù italiana rappresentata dal battaglione universitario toscano; l’idea che la sconfitta potesse essere comunque ?gloriosa?.
Del mito costruito intorno a questa battaglia e delle iniziative volte a perpetuarne la memoria è testimonianza anche questo volume, promosso e finanziato dall’Associazione ?Battaglione Curtatone e Montanara? e dal Comune di Curtatone. Però, se i sette saggi qui raccolti contribuiscono a mantenere vivo il ricordo di questo evento, assai più ridotto è il loro apporto scientifico. Così il lungo saggio iniziale di Cipolla, un sociologo che mostra interesse e passione per la storia risorgimentale, è una minuziosa ricostruzione di personaggi e eventi che ruotano intorno alla battaglia; ma, nonostante il titolo dell’intervento (Lettura sociologica di una sconfitta vittoriosa), le poche notazioni di sociologia della guerra sono decisamente sovrastate da considerazioni e osservazioni ispirate ad una lettura patriottica e partecipe del Risorgimento, priva di un reale spessore storiografico. Analoghi difetti di fondo presenta il contributo scritto da alcuni storici della medicina (R. Ottaviani, D. Vanni, D. Guerri, P. Vanni), e dedicato all’assistenza sanitaria nella campagna militare del 1848. Più sintetico e efficace l’intervento di V. Scotti Douglas (Una lettura militare della battaglia), che colloca la battaglia in un contesto politico-militare segnato da errori tattici e scelte politiche, già peraltro analizzati decenni addietro da Pieri. Alla rappresentazione e alla memoria sono dedicati i contributi di Tarozzi (La memoria della battaglia) e di M. Gavelli e O. Sangiorgi (Le Termopili toscane: la memoria iconografica e poetica della battaglia), che descrivono ? sia pur in modo abbastanza didascalico ? momenti e luoghi (gli anniversari, la scuola, la memorialistica, la pittura) della costruzione del mito della battaglia. Di tutt’altro peso storiografico è sicuramente il saggio di P. Del Negro, dedicato però ad un’altra battaglia, quella combattuta a Sorio e Montebello tra i crociati veneti (in primo luogo gli studenti padovani) e gli austriaci: utilizzando anche nuove fonti archivistiche, l’autore mette in luce le debolezze strategiche delle autorità di governo venete e nello stesso tempo la capacità di mobilitazione del mondo universitario, fornendo così un prezioso tassello per la ricostruzione della campagna militare del 1848.

Enrico Francia