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Dalla guerra alla democrazia. La ricostruzione in provincia di Lucca 1944-1948

Emmanuel Pesi
Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 270 pp., € 18,00

Anno di pubblicazione: 2013

Il volume è la seconda parte di uno studio promosso dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pisa, sotto la direzione del prof. Alessandro Volpi, e dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca; la prima è apparsa nel 2011 con lo stesso editore: Resistenze civili. Clero e popolazione lucchese nella seconda guerra mondiale (si veda la scheda di Tommaso Baris, «Il mestiere di storico», 2012, 1). Pesi descrive con grande accuratezza la storia delle comunità della provincia di Lucca tra il settembre 1944 e il 1948, grazie a un’approfondita ricerca svolta negli archivi locali e nell’Archivio centrale dello Stato, e a un puntuale utilizzo della bibliografia sia locale, sia nazionale.
Nell’Introduzione – comprensiva di un inserto fotografico di 48 pagine – l’a. descrive l’impostazione del volume, che riprende i concetti della più affermata storiografia, interpretati alla luce delle particolari condizioni della provincia lucchese: la «guerra totale» che determina il distacco del regime fascista dagli italiani; il concetto di una Resistenza «come un “movimento civile” di rifiuto della guerra e di opposizione materiale e ideale all’occupazione» (p. 10), guidata da partiti che si dividono poi nel Cln rispetto alle scelte del dopoguerra; un Partito comunista incapace di adeguarsi alla specifica realtà locale cui corrisponde un movimento cattolico più vitale che – con il fondamentale supporto di una Chiesa che sa rispondere ai bisogni, materiali e psicologici, di una popolazione confusa e martoriata – prende la guida della società civile e delle istituzioni e porta la Democrazia cristiana alla vittoria nelle elezioni comunali del 1946 e nazionali del 1948.
Nelle brevissime note conclusive al termine dell’Introduzione l’a. riprende la tesi del «ruolo centrale dei partiti nel graduale processo di inserimento delle masse popolari nella democrazia» che, però, frena «la costruzione di una cittadinanza democratica condivisa, rafforzando invece la formazione di forti identità di parte» (p. 18). È questa la cornice nella quale Pesi inserisce la meticolosa descrizione della pesante realtà, sociale, politica ed economica della popolazione della provincia lucchese nell’immediato dopoguerra, mettendola in diretto collegamento con la formazione della classe dirigente antifascista, lo sviluppo dei partiti, l’attività delle prime amministrazioni comunali e lo svolgimento delle prime elezioni. Il volume è suddiviso in cinque capitoli che seguono la cronologia degli eventi: Nel profondo dopoguerra; La crisi del CLN e dell’unità antifascista; L’assistenza postbellica e la costruzione della democrazia; Partiti, ricostruzione economica e crisi sociale; Politica e società alla prova del voto del 1946 e del 1948.
Il volume, insieme al precedente del 2011, costituisce uno strumento fondamentale per chi voglia conoscere e ricostruire il complesso e variegato mosaico della storia e dell’identità della Toscana, come dell’Italia contemporanea.

Oscar Gaspari