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Daniela Saresella – Cattolicesimo italiano e sfida americana – 2001

Daniela Saresella
Prefazione di Giorgio Rumi, Brescia, Morcelliana, pp. 297, euro 15,49

Anno di pubblicazione: 2001

Il volume si sviluppa lungo una struttura cronologica che copre buona parte del XX secolo ed è attraversato dagli interrogativi sulla centralità e sul ruolo della potenza statunitense.
I due termini del confronto Stati Uniti e cattolicesimo italiano sono seguiti nella reciproca difficoltà di incontro, frequentazione e sviluppo. Nella ricostruzione dell’autrice prevalgono momenti specifici e figure di spicco che lasciano in secondo piano (talvolta eccessivamente) la trama dei rapporti tra nuovo mondo e chiesa cattolica. L’ambizione dichiarata di ?un quadro complessivo? deve fare i conti con uno squilibrio tra i primi anni del secolo e i decenni del secondo dopoguerra racchiusi nel capitolo conclusivo.
Il termine ?americanismo? compare nel 1884. Saresella lo utilizza come confronto dialettico tra realtà e modelli di riferimento: fede e politica, religione e cultura, individuo e società. Una scelta che colloca la riflessione sui due termini (Stati Uniti e cattolicesimo) nel pieno delle dinamiche e delle analisi sui significati e le eredità del Novecento.
La riflessione si sviluppa lungo alcuni snodi che rafforzano l’andamento cronologico. In primo luogo l’impatto con l’americanismo e le differenze (spesso erroneamente sottovalutate dall’indagine storiografica) tra le diverse componenti nazionali all’opera in Usa; in secondo luogo un’analisi approfondita su alcune congregazioni che si misurano con la realtà della presenza in terra d’America. A questo livello si colloca il tema centrale dell’emigrazione cattolica non tanto nelle sue dinamiche descrittive, quanto nei significati che assume per chi vi partecipa e in qualche modo per chi la promuove (il Vaticano). Il nuovo secolo modifica certezze e approdi che sembravano intoccabili.
Il confronto tra i due mondi produce una dialettica tra modelli che si nutre al tempo stesso di rifiuti e tentativi di emulazione. Non un percorso lineare, ma il tentativo di ricostruire almeno in parte i nessi tra eredità cattolica tradizionale e effetti profondi dell’american way of life. Si tratta di un tema centrale per ricostruire le dinamiche novecentesche e indagare sui decenni della guerra fredda. Bastano pochi spunti che si affacciano nel volume: dai temi della pace e della guerra, alle differenze di giudizio sulla politica estera statunitense (emblematico il confronto tra ?Civitas? e ?Testimonianze? negli anni del Vietnam), alla necessaria riflessione sulle categorie di americanismo e antiamericanismo e sul peso che hanno avuto nella storia del nostro paese (non a caso rimangono centrali le riflessioni in merito di Gramsci e Sturzo).
Con gli anni settanta tutto viene messo in discussione, sia per le novità post conciliari che attraversano il mondo cattolico sia per le caratteristiche che assume il rapporto tra dimensione nazionale e quadro internazionale ormai definitivamente oltre lo schema di certezze del dopoguerra.

Umberto Gentiloni