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Daria Gabusi – La svolta democratica nell’istruzione italiana. Luigi Gui e la politica scolastica del centro-sinistra – 2010

Daria Gabusi
Brescia, La Scuola, 381 pp., € 26,00

Anno di pubblicazione: 2010

L’a. è pedagogista e insegnante nella scuola secondaria. Di Luigi Gui si era già occupata nel 2005, curando l’edizione delle memorie. In questo volume il tema è più ampio, di storia generale: la nascita del primo centrosinistra, dal 1962 al 1968, dal punto di vista della politica scolastica. Nella sua ricerca l’a. si è potuta avvalere della cordialità dell’onorevole Gui, che le ha confidato notizie e documenti di quegli anni, delle carte dello stesso Gui, relative all’epoca in cui fu ministro della Pubblica Istruzione (1962-68), dei documenti di Tristano Codignola, l’interlocutore di parte socialista della Dc, nonché delle conversazioni con alcuni dei protagonisti delle discussioni e delle scelte di quegli anni, da Luigi Pedrazzi ad Antonio Santoni Rugiu. La scuola in questo libro, ma diciamoci la verità in tutte le ricostruzioni sulla politica scolastica della prima metà degli anni ’60, è considerata al tempo stesso come il frutto migliore di quella stagione e come il motivo principale per non redigere di essa il desolante catalogo delle occasioni perdute. La scuola ha così il compito, incerto sul piano di una più rigorosa ricostruzione storiografica ma di sicura forza ideologica e mitografica (come purtroppo accade di leggere nel lavoro della Gabusi), di sostenere le ragioni di una formula politica e di perpetuarne la validità nell’eterna dialettica italiana tra le mene della reazione e le forze di un moderato progresso. L’interpretazione dell’a. prende a questo riguardo le mosse da una raccomandazione di Pietro Scoppola: guardare alla svolta politica degli anni ’60 non dal punto di vista delle occasioni mancate e delle scelte non compiute, ma in positivo. Cosa il centrosinistra effettivamente rappresentò nel contesto politico italiano di quegli anni e quali resistenze dovette vincere per affermarsi, sia in campo cattolico che dal lato dei socialisti.Guardare in positivo alla stagione del centrosinistra significa, dal punto di vista dell’a., incontrare senz’altro la politica scolastica. Di quella stagione il risultato più importante fu, come è noto, la nascita della scuola media unica. Questo evento sicuramente epocale viene inquadrato nella cornice di una più rilevante «svolta democratica» dell’istruzione italiana, le cui tappe sono diligentemente scandite tra il piano decennale di sviluppo della scuola presentato da Aldo Moro nel settembre del 1958 e la sconfitta elettorale dei partiti di governo alle elezioni politiche del maggio 1968.La storia del centrosinistra scolastico redatta dalla Gabusi resta la storia di una pedagogista. La scuola, tema cruciale nella costruzione dell’Italia contemporanea come è noto, viene considerata prevalentemente in relazione al difetto di consapevolezza, in chi ebbe in mano le redini del governo dell’istruzione di quegli anni, in fatto di ultimi ritrovati didattici ed educativi. E così come accade spesso di dover leggere in libri di questo tipo, il problema diventa la carenza della formazione degli insegnanti. Una legge molto avanzata non conseguì pienamente i suoi risultati per colpa dei vecchi costumi dei signori professori, rimasti con gli occhi rivolti al passato e restii a sentire la sfida del nuovo.

Adolfo Scotto di Luzio