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Diritti e politiche sociali. Le proposte delle parlamentari nelle Assemblee legislative dell’Italia repubblicana (1946-1963)

Michela Minesso
Milano, FrancoAngeli, 270 pp., € 30,00

Anno di pubblicazione: 2017

Effettivamente, come nota Minesso nell’Introduzione, il ruolo delle donne nell’attività legislativa ancora non è stato mai analizzato in maniera sistematica. E, a dispetto del numero assai esiguo delle donne presenti prima nell’Assemblea Costituente e poi nel Parlamento, i risultati conseguiti sembrano decisamente più rilevanti. Sui temi dei diritti, del Welfare e della lotta alle disuguaglianze ebbero un ruolo molto incisivo con interventi attivi e vivaci.
In particolare le leggi sulle lavoratrici madri, sulla tutela previdenziale delle casalinghe, sulla riforma dell’assistenza, sull’istituzione di un sistema nazionale di asili nido pubblici furono avviate e portate avanti dalle parlamentari.
Il volume si sviluppa in quattro parti, che hanno un andamento sostanzialmente cronologico, e un’Appendice di documenti. Si apre con la prima partecipazione delle donne alla politica, nel 1945 nella Consulta e poi con il voto alla Costituente. La seconda parte inizia con la I Legislatura nel 1948 e attraverso le prime conquiste giuridiche arriva al 1953. Le donne nelle giurie popolari, la tutela delle madri, la tutela del lavoro minorile, la legge Merlin sull’abolizione delle case chiuse. La terza, dedicata al periodo dal 1953 al 1958, si occupa della pensione alle casalinghe e comincia ad affrontare alcune questioni che verranno poi risolte successivamente: la riforma del Codice civile e quella degli enti assistenziali. La quarta, sugli anni del miracolo economico, affronta la nascita del sistema nazionale pubblico di asili nido e della tutela della salute. Nell’Appendice è contenuto l’elenco di tutte le donne nominate alla Consulta, elette alla Costituente, e poi deputate e senatrici. Sono riportati anche i progetti di legge presentati, come prime firmatarie, da donne deputate e dalle senatrici.
La ricerca si è basata sull’esame degli Atti Parlamentari, Discussioni, Documenti, Disegni di legge e relazioni dal 1946 al 1963. L’analisi si ferma agli anni del miracolo economico senza quindi arrivare al periodo delle grandi riforme negli anni ’70. Nel complesso un libro molto documentato che ricostruisce il ruolo delle donne nelle Assemblee legislative, decisamente ancora poco conosciuto, che si concentra sull’attività legislativa senza lasciare spazio alle storie personali, alle riflessioni politiche, al vissuto di queste nostre prime protagoniste della Repubblica italiana. Un libro sui primi venti anni della storia repubblicana che costituisce in qualche modo la premessa delle grandi conquiste arrivate successivamente.

Cecilia Novelli