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Domenica Denti, Mauro Ferrari, Fabio Perocco (a cura di) – I sikh. Storia e immigrazione – 2005

Domenica Denti, Mauro Ferrari, Fabio Perocco (a cura di)
Milano, Franco Angeli, pp. 201, euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2005

Il sottotitolo del volume ? pubblicato con il contributo della provincia di Cremona ? non è affatto casuale, ma intende richiamare esplicitamente la prospettiva di analisi promossa dai curatori. Infatti uno dei principali obiettivi del loro lavoro è quello di indagare i percorsi migratori a partire dai diversi contesti di partenza, ricostruiti nello specifico profilo socio-culturale e ricollocati nella compagine globale attraverso uno sguardo di lungo periodo. Dunque non si propone una storia delle migrazioni, ma una comprensione dei processi migratori anche attraverso la storia, individuata come uno strumento di conoscenza capace di restituire complessità alla questione e di mettere in guardia da facili letture semplificatorie. Prima fra tutte quella che i curatori definiscono ?etnicista?, ovvero volta a spiegare attraverso presunti connotati etnici ? dati ?per natura? e non modificabili ? sia la collocazione professionale degli immigrati nei paesi di arrivo, sia il loro rapporto con il territorio e con le comunità locali.
L’ambito di ricerca in cui viene messa alla prova questa specifica prospettiva di indagine, non di rado invocata negli studi ma scarsamente praticata, è quello dell’immigrazione sikh in Italia. Il libro si articola in due parti; la prima raccoglie saggi che da un lato ripercorrono la storia del Panjab tra colonialismo e postcolonialismo (Tomasini), dall’altro tracciano il profilo storico-dottrinale (Peca Conti) del sikhismo in India, rivolgendo un’attenzione specifica tanto alle sue odierne articolazioni (Restelli) quanto al complesso rapporto tra misticismo e impegno terreno che sembra caratterizzare questa religione (Pace). La seconda parte, che occupa uno spazio minore nell’economia complessiva dell’opera collettanea, fotografa invece alcune singole realtà regionali dell’immigrazione sikh in Italia: la Lombardia (José Compiani e Galloni), l’Emilia (Bertolani), il Friuli e il Veneto (Tomasini). Già questa divisione in due parti appare indicativa di un limite di fondo che segna il volume nel suo complesso. L’interessante ricostruzione del contesto storico-culturale da cui provengono i sikh ? che per esempio mette in evidenza il ruolo giocato dall’eredità del colonialismo inglese nel ri-definire le condizioni socio-economiche di origine delle grandi migrazioni internazionali ? finisce infatti per rimanere uno scenario separato anziché diventare una chiave di lettura dei percorsi di immigrazione in Italia. Nonostante la ricchezza di informazioni offerta dai saggi, che peraltro mettono in luce una componente dei flussi migratori verso l’Italia ancora poco nota, l’obiettivo dei curatori sembra dunque restare l’utile indicazione per una possibile strada da seguire in futuro, piuttosto che condurre all’effettiva sperimentazione di una prospettiva interdisciplinare, capace di acquisire anche le conoscenze e gli strumenti di analisi messi a punto dalla ricerca storica.

Silvia Salvatici