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Emanuele Guaraldi – Breve storia della Provincia di Modena 1859-2009 – 2009

Emanuele Guaraldi
Roma, Ediesse, 136 pp., Euro 10,00

Anno di pubblicazione: 2009

La ricerca è stata realizzata per il 150° anniversario della istituzione della Provincia di Modena che ha contribuito a pubblicare il volume con la Fondazione Cassa di Risparmio e l’Istituto storico della provincia. Il libro abbina una corretta organizzazione grafica dello scritto con la qualità delle numerose immagini e fotografie in bianco e nero e a colori: il risultato è una tipica pubblicazione celebrativa diretta ad un vasto pubblico che ha però la serietà di un testo propria di un’opera scientifica.Il volume suddivide i centocinquant’anni della Provincia di Modena in cinque capitoli, due dedicati al periodo liberale, Una provincia di Ancien Régime (1859-1887), La modernità (1888-1920); uno a quello fascista Verso la dismissione (1921-1943); due a quello repubblicano La crescita (1944-1969); Le novità (1970-2000) e si chiude con un’appendice, Gli strumenti, che riporta l’elenco dei presidenti della provincia; una bibliografia sommaria sulla sua storia, nazionale e locale; fonti documentarie e iconografiche, tutte locali.È da sottolineare il riuscito affiancamento dell’analisi degli aspetti politico-istituzionali, propri dell’istituto della Provincia, con quella delle trasformazioni socio-economiche avvenute nel corso del secolo e mezzo di vita della Provincia di Modena. L’indagine, infatti, si muove su piani diversi analizzando ruoli e funzioni dell’Ente; cultura degli amministratori e politiche, specie di finanza locale; iniziative in materia di servizi sociali, istruzione, infrastrutture; rapporti tra centro e periferia; bisogni imposti dai processi di modernizzazione in relazione alla specificità del territorio. È inoltre evidenziata l’originalità delle iniziative della Provincia, a dispetto della progressiva crisi – dovuta all’ambiguità e all’incertezza del ruolo connaturate all’istituto fin dalle origini – scoppiata con il fascismo, confermata nel secondo dopoguerra, riaffermata negli anni ’70 del ‘900 dalla nascita della Regione e viva ancor oggi. Nonostante tutto, infatti, la Provincia di Modena è riuscita a definire una propria funzione di supporto al territorio e alla realtà socio-economica fin dal periodo liberale contribuendo allo sviluppo delle ferrovie locali e dell’energia idroelettrica. Successivamente, nel periodo repubblicano, è intervenuta sui territori montani, sulla politica ambientale, sull’istruzione e sullo sviluppo economico, dando inoltre impulso all’estensione della rete del gas metano alle piccole imprese, agli artigiani e alle famiglie.Il giovane a. non è nuovo a ricerche sul «modello emiliano», del quale delinea bene le caratteristiche positive. Anche in questo caso, però, il mito del modello studiato ostacola un approfondimento critico degli avvenimenti che ne avrebbe permesso una lettura meno agiografica e di maggior respiro. In questo modo, ad esempio, nel fallimento dei comprensori – descritto nella crisi della Provincia per la comparsa della Regione, che li volle (pp. 109-111) – si sarebbe potuto individuare uno dei segnali del fallimento del progetto riformista – emiliano e nazionale – nelle istituzioni, le cui conseguenze sono oggi all’ordine del giorno.

Oscar Gaspari