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Emma Moscati (a cura di) – Bibliografia dell’età del Risorgimento 1970-2001 – 2005

Emma Moscati (a cura di)
3 voll. + 1 vol. di Indici, Firenze, Olschki, pp. 2156, euro 220,00

Anno di pubblicazione: 2005

Con gli Indici usciti lo scorso anno si è chiuso questo imponente lavoro di cui solo ora, a opera compiuta, è possibile render conto. In una stagione di quasi inesistenti risorse per la costruzione di strumenti per la ricerca vale la pena di dare il dovuto risalto allo sforzo intrapreso da Talamo e dagli autori dei singoli contributi. Il confronto puramente quantitativo tra questo lavoro e la Bibliografia dell’età del Risorgimento dedicata a Ghisalberti e uscita tra il 1970 e il 1977 mette in evidenza la rapida impennata della ricerca frutto della notevole crescita degli organici universitari e dell’espansione degli archivi di Stato: i contributi qui censiti per soli 30 anni equivalgono a tutti quelli censiti per il periodo che si apriva con le origini e finiva nel 1970.
Dal punto di vista formale, sono stati rispettati criteri e struttura della prima Bibliografia di cui questa si presenta come completamento e prosieguo. Fare altrimenti non sarebbe stato forse possibile. Nell’ampio capitolo introduttivo in cui Fiorentino affronta con maggiore ampiezza un bilancio degli studi appaiono nuove sezioni su musei e mostre e su storici italiani e stranieri, mentre altre ? ad esempio quella sulla numismatica ? sono scomparse. Più tradizionale l’impianto successivo, che segue il modello della prima edizione e pur avendo cancellato l’anacronistica differenziazione tra ?pensiero? e ?azione? ne mantiene la scaletta che non segue sempre un ordine rigorosamente cronologico: al Settecento di Sansa e al contributo sull’Italia e la Rivoluzione francese di Rao e Cattaneo seguono infatti i lavori di Raponi e Luseroni rispettivamente su conservatori e democratici fino all’Unità, e solo dopo si torna all’assolutismo illuminato (Formica) e all’età napoleonica (De Lorenzo).
Il secondo tomo ripercorre storia politica ed elettorale (Carusi), rapporti tra Stato e Chiesa (di cui è autore come nella prima edizione Veneruso), politica interna ed estera (Belardinelli e D’Auria), politica economica (Assante) e prima guerra mondiale, per chiudersi infine con un consistente sguardo alla produzione straniera con i contributi di Frétigné, Malfèr, Kunze, Cattaruzza e Zala, Ciampani, Guida, Rossi, Espadas Burgos e Cantù.
Il volume conclusivo riprende le partizioni delle aree geografiche degli antichi Stati: Montaldo, Orrù e Cocco Ortu hanno raccolto la bibliografia relativa a Regno di Sardegna e Sardegna Vicereale fino al 1848; Costa e Picaro hanno trattato il decennio di preparazione, mentre lo stesso Costa insieme con Montale ha aggiornato la Liguria. Accanto a questi i contributi di Cancila, Garbari, Lotti, Scirocco, Ugolini, Romaniello e Capuzzo, Mora e Brunazzi Menoni. Ciampi e Notari hanno aggiornato i settori relativi a emigrazione e istituzioni. In alcuni casi si tratta di nomi di specialisti che non avevano partecipato alla prima edizione, spesso perché allora appena laureati o giovanissimi studiosi. Ma in qualche caso i capitoli sono stati aggiornati da coloro che li avevano redatti negli anni Settanta: così Trebiliani per Lucca o Pischedda che ha completato la ricognizione sul 1859-61.

Ilaria Porciani