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Enricomaria Corbi e Vincenzo Sarracino – Storia della scuola e delle istituzioni educative (1830-1999). La cultura della formazione – 1999

Enricomaria Corbi e Vincenzo Sarracino
Liguori, Napoli

Anno di pubblicazione: 1999

Vincenzo Sarracino, ordinario di Pedagogia generale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli ed Enricomaria Corbi, dottorando presso il Dipartimento di Scienze Relazionali dell’Università “Federico II” di Napoli, con questo volume si propongono di realizzare “una sintesi, il più possibile ordinata e di agevole lettura” della storia della scuola e delle istituzioni formative italiane dal 1830 ai giorni nostri. Il loro obiettivo, perseguito attraverso un approccio interdisciplinare, è quello di delineare una visione d’insieme capace di cogliere il nesso tra storia delle idee e storia delle istituzioni educative nelle loro interazioni con il contesto sociale e politico. Il volume è articolato in sei capitoli, che corrispondono ad altrettante periodizzazioni, all’interno dei quali sono inserite delle “schede” finalizzate ad approfondire questioni e tematiche di particolare rilievo.
Come ricordano gli autori, a partire dagli anni settanta si è cominciato a sostenere l’esigenza di mettere in comunicazione la storia della scuola, sino ad allora soprattutto storia delle dottrine pedagogiche, con la storia sociale. Anche questo volume, però, deve fare i conti con il ritardo che su questo fronte della ricerca la storia della scuola registra nel nostro paese. Ne consegue, infatti, che l’obiettivo degli autori è realizzato soprattutto nella seconda parte del volume – dal secondo dopoguerra ad oggi – nella quale la storia delle istituzioni scolastiche, delle dottrine pedagogiche e delle scelte politiche e legislative risulta dialogare pienamente con il contesto sociale. Bisogna inoltre rilevare che nella prima parte del volume, maggiormente incentrata sulla storia politica e istituzionale e sulle dottrine pedagogiche, gli autori, attraverso un’efficace analisi della progettualità politica e dei suoi esiti, mettono in evidenza i tratti del passato che hanno lasciato maggiori e più evidenti tracce sulla situazione attuale. Un’operazione, questa, funzionale alla struttura del libro e che ne determina l’originalità: un corretto uso della storia nell’ambito di un lavoro che vuole essere “materiale di studio e di riflessione in progress”, piuttosto che una storia della scuola e delle istituzioni educative dal 1830 al 1999 in senso stretto, come il titolo indurrebbe a credere. Non a caso, perciò, il volume si conclude con un’appendice dedicata al dibattito in corso sull’educazione permanente e l’apprendimento diffuso richiesti dalla società contemporanea.

Teresa Bertilotti