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Enzo Collotti (a cura di) – Ebrei in Toscana fra occupazione tedesca e RSI. Persecuzione, depredazione, deportazione (1943-1945) – 2007

Enzo Collotti (a cura di)
Roma, Carocci-Regione Toscana, 2 voll., 415+347 pp., Euro 56,00

Anno di pubblicazione: 2007

Le grandi questioni storiografiche sono troppo spesso trascurate dalla cultura accademica nel nome dell’impossibilità finanziaria di costituire ampi gruppi di ricerca, visto che tali questioni risulterebbero troppo complesse da poter essere affrontate da un singolo. Il progetto collettivo diretto da Enzo Collotti fa a meno di questa vulgata e ci dà una preziosa lezione d’impegno intellettuale concreto e realizzabile, sempre che sussistano i presupposti mentali prima ancora di qualsivoglia giustificazione su presunte scarsezze materiali.Nel 1999 lo stesso Collotti aveva già diretto la pregevole, inedita e solidamente documentata, ricerca «a più voci» sulla persecuzione degli ebrei in Toscana, indagata e ricostruita nel quinquennio 1938-1943. I due poderosi volumi ora pubblicati con il finanziamento della Regione Toscana, relativi al periodo dell’occupazione tedesca e della costituzione della Repubblica Sociale Italiana (1943-1945), intendono ultimare il percorso iniziato quasi dieci anni fa. L’Introduzione di Collotti basterebbe, di per sé, a costituire un libro autonomo: le premesse metodologiche sul poderoso materiale documentario archivistico di cui la ricerca si è avvalsa, la riflessione problematica operata sulla storiografia italiana e internazionale sull’argomento (che viene finalmente discussa, anziché accumulativamente citata), la descrizione della macchina repressiva a livello sia geografico che burocratico, l’analisi dell’accerchiamento progressivamente sempre più esteso a danno della popolazione ebraica presente sul territorio toscano, sono elementi che permettono di collocare, in un contesto ampio e generale, i densi saggi che compongono il primo volume. I contributi, a firma di giovani e capaci studiose, esaminano con acribia filologica e interpretativa la «microstoria» delle vicende occorse durante il biennio ’43-45; questi saggi indagano la «geografia» della persecuzione, il ruolo primario svolto dalla RSI nella «caccia all’ebreo» e nella deportazione verso i campi di sterminio, le reti di salvataggio costituitasi in vari capoluoghi della regione per volontà degli ordini religiosi e della DELASEM (Delegazione assistenza emigranti ebrei). Il secondo volume pubblica invece i documenti provenienti dai molti archivi consultati dalle autrici attestanti le fasi e le modalità con cui la macchina amministrativa e propagandistica si è attivata nelle confische dei beni patrimoniali, nelle ricerche, negli arresti e nelle deportazioni degli ebrei in Toscana. L’azione di salvataggio e di soccorso da parte di individui e collettività è testimoniata dalla pubblicazione di un nutrito corpus documentario, tanto più fecondo quanto più induce a valutare la tipologia dei soggetti e delle istituzioni che si mossero a favore della popolazione ebraica perseguitata.Quest’opera non possiede solo una robusta base documentaria ma ha anche la rara capacità di connettere il dato archivistico a un’interpretazione storiografica di largo respiro, ricordandoci la differenza che passa fra l’eruditismo fine a se stesso e la comprensione della storia che si sta studiando.

Elena Mazzini