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Fabio Bertini – Organizzazione economica e politica dell’agricoltura nel XX secolo. Cent’anni di storia del Consorzio agrario di Siena (1901-2000) – 2001

Fabio Bertini
Bologna, il Mulino, pp. 519, euro 37,18

Anno di pubblicazione: 2001

A parte diverse pubblicazioni d’occasione, negli ultimi anni sono apparsi anche lavori di maggior impegno dedicati a singole cooperative d’acquisto tra agricoltori, in una temperie segnata dalla traumatica fine della Federconsorzi e di molte strutture consortili e dalla difficile transizione al mercato dei consorzi sopravvissuti. La storiografia sulla cooperazione agraria ?borghese? si è poi arricchita di nuovi contribuiti sulla Federconsorzi. Nel contempo, la rivisitazione dell’organizzazione economica, politica e sindacale dell’agricoltura italiana ha offerto materia per altre e più complesse imprese, quali i diversi lavori sull’associazionismo padronale degli agricoltori. In questo contesto il recente lavoro di Fabio Bertini ? docente di Storia contemporanea e di Storia del movimento sindacale all’Università degli Studi di Firenze ? sull’esperienza ormai centenaria del Consorzio agrario di Siena spicca per la prospettiva di notevole respiro, volta a restituire i profondi legami dell’organismo consortile con i problemi, le dinamiche, le personalità individuali e di gruppo che hanno caratterizzato il Novecento agrario senese. Per l’abbondanza delle fonti, il volume apporta molti elementi conoscitivi sull’attività della più grande organizzazione cooperativa al servizio dell’agricoltura della Toscana meridionale, avendo tale consorzio messo solide radici anche nel grossetano e nelle aree contermini. La ricostruzione di Bertini non sceglie la strada della più agevole analisi delle performance aziendali, ma sviluppa un più complesso disegno, non senza correre qualche rischio che nel risultato finale i molti piani appaiano un po’ giustapposti tra loro. Impossibile dar qui conto della ricchezza di spunti che la lettura di questo denso volume suggerisce. Nell’insieme appare sistematica l’attenzione all’intreccio tra le scelte della dirigenza e l’evoluzione dell’agricoltura locale, non scevra di problemi, nei confronti dei quali il consorzio ha svolto un’importante funzione innovatrice che il volume ricostruisce con grande puntualità, sulla scorta di una copiosa pubblicistica periodica. Altri piani che ricorrono sistematicamente sono i rapporti ? ora di minacciosa concorrenza, altre volte di cooperazione ? tra gli ?agrari? raccolti nel consorzio ed i proprietari raggruppati in altre associazioni; la partecipazione della dirigenza consortile ai maggiori enti economici della provincia (in primis il Monte dei Paschi di Siena); i rapporti dialettici con le organizzazioni agrarie di livello superiore, in particolare con la Federazione nazionale dei consorzi agrari. In tal modo nella lunga vicenda del Consorzio agrario senese tornano a riflettersi le più rilevanti questioni dell’agricoltura locale: la bonifica della Maremma grossetana, la sistemazione fondiaria delle Crete, la ridefinizione dell’azienda mezzadrile. Questioni secolari che nel Novecento hanno trovato nuovi sviluppi ed equilibri anche grazie al forte impegno cooperativo dei ceti agricoli.

Gianpiero Fumi