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Filiberto Agostini – Istituzioni ecclesiastiche e potere politico in area veneta (1754-1866) – 2002

Filiberto Agostini
Venezia, Marsilio, pp. 622, euro 40,00

Anno di pubblicazione: 2002

Noto studioso di storia veneta con particolare riguardo per l’epoca storica che segna il passaggio tra l’età moderna e l’età contemporanea Filiberto Agostini offre in questo corposo volume un’ulteriore conferma della validità del proprio metodo e dell’articolazione di approccio che gli è caratteristica. Non si tratta in senso stretto di una monografia, quanto di un ricco insieme di indagini e di materiali – in parte già editi, in parte del tutto originali – organizzati in modo da visualizzare un affresco complessivo che abbraccia nell’arco di un secolo l’evolvere dei rapporti tra ?religione? e ?politica?, sullo sfondo delle diverse congiunture che segnarono l’area veneta a seconda dei sistemi di governo e delle dominazioni che si avvicendarono in quel movimentato periodo storico.
Se la scelta del 1866 quale limite cronologico conclusivo è tradizionale e in certa misura scontata nel suo cogliere l’annessione del Veneto al Regno d’Italia come spartiacque fondamentale per le vicende politiche, sociali e anche religiose dell’area, lo è meno l’individuazione del 1754 (con riferimento alla data del 7 settembre 1754, pubblicazione di un famoso decreto anticuriale da parte del governo della Serenissima) quale momento di esordio di una fase cruciale che sul piano complessivo gli studiosi fissano in genere nel 1758, in coincidenza con il passaggio di pontificato da Benedetto XIV a Clemente XIII, ma che a Venezia e nella cosiddetta Terraferma venne in effetti anticipata di alcuni anni. Già in questa opzione cronologica si manifesta la consapevolezza critica di pagine nelle quali vediamo messe in campo almeno due diverse linee tematiche corrispondenti ad altrettante ?scuole? storiografiche che hanno influito su Agostini: quella, da un lato, relativa alla sociologia religiosa di matrice francese, che ebbe in Italia vari epigoni e diverse modulazioni ma che in questo caso sembra per lo più debitrice alla storia sociale e religiosa proposta da Gabriele De Rosa nello stesso Veneto attraverso l’omonimo istituto di Vicenza; e quella, dall’altro, impegnata in uno studio delle istituzioni civili ed ecclesiastiche dell’età moderna che sempre in Veneto ha raggiunto in Cozzi, Berengo e altri, livelli di assoluta qualità. Il tutto supportato da una ingente mole di materiali reperiti sia in archivi e biblioteche dell’area veneta sia, e opportunamente vista la tematica complessiva del volume, nell’Archivio segreto vaticano (curiosamente abbreviato in ASVA, invece che nel classico e universalmente utilizzato ASV). Una cospicua appendice di regesti, trascrizioni di documenti, tabelle, cartine e grafici (a dire il vero non sempre ?leggibili?, per difetto di adeguate variazioni cromatiche) completa un’opera ricca e qualitativamente apprezzabile.

Giuseppe Battelli