Cerca

Fondazione Giuseppe Di Vittorio – Un cammino lungo un secolo. Il lavoro e l’identità democratica dell’Italia – 2005

Fondazione Giuseppe Di Vittorio
Roma, Ediesse, pp. 193, euro 11,00

Anno di pubblicazione: 2005

Il volume raccoglie gli interventi a convegni, seminari e commemorazioni di diversi anniversari ricorrenti nel 2004. Organizzate dalla Fondazione Di Vittorio e da varie istanze della CGIL in collaborazione con istituzioni locali, le manifestazioni hanno ricordato eventi e figure legati alla storia del movimento operaio italiano, in tutte le sue componenti: il centenario della nascita di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze spinto dalla fede cristiana a un intenso impegno sociale; il centenario della nascita di Oreste Lizzadri, leader della corrente sindacale socialista nella CGIL unitaria dopo l’assassinio di Bruno Buozzi; il centenario del primo sciopero generale e degli eccidi che furono all’origine della protesta; i novant’anni dalla ?settimana rossa? partita dalla rivolta di Ancona del 1914; l’ottantesimo anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti; il sessantennio del Patto di Roma del 1944 con il quale fu fondata la CGIL unitaria; la tragedia della miniera di Ribolla del 1954, in cui persero la vita 43 minatori; il trentennale della morte di Agostino Novella, segretario generale delle CGIL tra il 1957 e il 1970.
Gli interventi sono a firma di studiosi quali Maurizio Antonioli, Gian Primo Cella, Alceo Riosa, del presidente e del direttore della Fondazione Di Vittorio, Carlo Gezzi e Adolfo Pepe rispettivamente, del presidente della Fondazione Giorgio La Pira, Mario Primicerio, di sindacalisti o ex sindacalisti quali Guglielmo Epifani, Walter Galbusera e Sergio Cofferati, di uomini politici, amministratori locali, giornalisti, di testimoni tra i quali Rosy Bindi.
Ne esce un mosaico, fatto di ricostruzioni storiche di eventi, di ambienti culturali e sociali, di militanti e di figure dall’alto profilo etico, di aneddoti, di spunti interpretativi che, pur nella sinteticità e occasionalità dei contributi, si presenta piuttosto interessante. Altrettanto interessante e degno di approfondimento è il tema del contributo del mondo del lavoro, del movimento operaio e sindacale nelle sue varie componenti e culture, alla costruzione della democrazia in Italia, in un secolare processo in cui l’identità democratica si è consolidata a passi successivi, nella lotta contro l’oppressione, l’ingiustizia, la negazione dei diritti civili e politici. Un contributo che si è concretizzato attraverso i valori messi in gioco, di volta in volta, negli eventi, mobilitazioni, iniziative promosse e ispirate dalle figure ricordate: la giustizia sociale come base per l’autonomia dei lavoratori, la difesa dei diritti dei lavoratori come base della piena cittadinanza, la sicurezza del lavoro e sul lavoro, la pace e l’antimilitarismo, il rispetto delle regole democratiche. Tutti valori, questi, di cui va ancora oggi ribadita l’imprescindibile necessità, per evitare i rischi che, in conseguenza delle trasformazioni indotte dai mercati globalizzati, la moltiplicazione, la dispersione e la precarizzazione delle figure professionali possano incrinare le identità e i legami sociali che le organizzazioni del lavoro hanno saputo promuovere e che hanno offerto, nel secolo dell’industria, un contributo decisivo allo sviluppo economico, sociale e istituzionale.

Stefano Musso