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Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna (a cura di) – Un cristiano sul trono di Pietro. Studi storici su Giovanni XXIII – 2003

Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna (a cura di)
Palazzago (Bg), Servitium, pp. 399, euro 30,00

Anno di pubblicazione: 2003

Quando, nel maggio 1965, venne pubblicata la traduzione in inglese del Giornale dell’anima di Giovanni XXIII, Hannah Arendt scrisse una recensione pubblicata sulla «The New York review of books» dal titolo Un cristiano sul trono di Pietro, in cui evidenziava le peculiarità di Roncalli lontane dai tratti di autorità, di scienza, di governo, di potere, di magistero ritenuti necessari per un pontefice. Il libro che la Fondazione per le scienze religiose e il Priorato di Sant’Egidio in Fontanella propongono, e che riprende il titolo dello scritto della Arendt, racchiude saggi di storici e di uomini di cultura che, pur consapevoli dell’enorme bibliografia sull’argomento, hanno inteso ulteriormente approfondire momenti salienti della vita di Roncalli.
Da segnalare è il saggio di Lucia Butturini che analizza gli anni della formazione del prete bergamasco e il difficile equilibrio che seppe mantenere tra tradizione e rinnovamento in un periodo di aspre discussioni come fu quello di inizio secolo. Compagno di seminario di Ernesto Buonaiuti, con cui mantenne un rapporto di amicizia per tutta la vita, e attento alle riflessioni che provenivano in Europa dal vivace Cattolicesimo americano, Roncalli volle però sempre ribadire la sua assoluta fedeltà alla Chiesa, senza rinunciare ad applicare il metodo storico-critico.
Agostino Giovagnoli ha inteso soffermare la propria attenzione sulla predicazione di Roncalli a Istanbul, quando fu inviato in qualità di delegato apostolico negli anni cruciali successivi al tramonto dell’Impero ottomano, e nella successiva sede di Venezia, quando il futuro papa potè abbandonare le incombenze diplomatiche per occuparsi del servizio episcopale. Andrea Riccardi ha analizzato proprio le peculiarità del diplomatico Roncalli, che a differenza di Ratti e di Montini, non aveva studiato presso l’Accademia dei nobili ecclesiastici, dove normalmente ci si prepara al servizio internazionale della Santa Sede; inoltre il prete bergamasco iniziò tardi, a oltre quarant’anni, la sua carriera, inviato come visitatore apostolico in Bulgaria.
Differente è lo sguardo di Alberto Melloni ? autore anche della Prefazione al volume ? che indaga sui primi lettori del Giornale dell’anima, il diario spirituale che venne pubblicato poco dopo la morte del pontefice e che rappresentò per alcuni un’occasione per capire le domande con le quali un credente rigoroso e sensibile attraversò il Novecento, per altri una sfida, un impulso che ha arricchito l’immagine di papa Giovanni nell’opinione pubblica.
Gli altri saggi presenti nel volume sono di Valeria Martano (L’Oriente come esperienza dell’alterità nella vita di Roncalli), di Giuseppe Ruggeri (Esiste una teologia di papa Giovanni?), di Enzo Bianchi (L’eloquenza della santità), di Enrico Galavotti (Appunti per una storia del processo di canonizzazione di Giovanni XXIII); è da segnalare la descrizione dettagliata dell’Archivio Roncalli compiuta da Enrico Galavotti e Micol Tancini.

Daniela Saresella