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Francesco Barbagallo – L’Italia contemporanea. Storiografia e metodi di ricerca – 2002

Francesco Barbagallo
Roma, Carocci, pp. 197, euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2002

Insieme con il manuale di storia contemporanea dello stesso autore, l’editore Carocci ha presentato questa raccolta di saggi, pubblicati da Barbagallo fra il 1984 e il 2001, prevalentemente sulla rivista ?Studi storici?. La mancanza di una presentazione (salvo le poche righe della quarta di copertina) induce un po’ d’incertezza sulle finalità dell’edizione, ma la concomitanza di cui s’è detto e il taglio di una parte almeno dei testi qui raccolti fanno pensare a una pubblicazione destinata anche ad approfondimenti disciplinari nell’ambito delle lauree triennali o specialistiche in discipline storiche. C’è naturalmente da augurarsi che sia così, visto che i testi, specie i primi di questa raccolta, offrono sintesi critiche ben costruite di processi storici e storiografici di tutto rilievo per la storia del nostro paese.
Il filo conduttore della raccolta è costituito dai temi ai quali Barbagallo ha sempre dedicato attenzione: l’evoluzione della storiografia contemporaneistica, cioè delle teorie e delle pratiche storiografiche, in stretta connessione con le trasformazioni della politica e della società italiana (e dei modelli di sviluppo, e delle rappresentazioni del futuro); le interpretazioni dell’Italia (volta a volta) contemporanea scaturite in particolare dalle riflessioni politiche e storiografiche della cultura di sinistra (da Gramsci a Franco De Felice); i grandi nodi storici del nostro Paese, quali l’idea e la realtà dell’Italia, il Mezzogiorno e la Questione meridionale, affrontati in prospettive di ampio respiro e di esemplare chiarezza propedeutica; la partecipazione al dibattito, particolarmente vivace negli anni Ottanta, sulla crisi della storicismo e della storiografia politica, sulla rivoluzione dei contenuti e dei metodi storiografici e sui rischi (ai quali l’autore è giustamente sensibile) di una perdita di senso del fare storia, conseguente all’alterazione profonda o addirittura al rifiuto di quell’asse fondamentale della tradizione storiografica del nostro Paese imperniato sul rapporto fra cultura, società e politica. Una particolare attenzione ? riflesso delle opere maggiori di Barbagallo ? è dedicata all’Italia repubblicana, ?letta?, in questi saggi, sia alla luce della complessa e non lineare evoluzione della storiografia contemporaneistica fra la fine del fascismo e i primi anni Ottanta, sia attraverso le chiavi interpretative della ?doppia lealtà? e del ?doppio stato? elaborate da Franco De Felice e ampiamente discusse nell’ultimo quindicennio: qui riprese non solo nell’ambito di un’analisi dell’opera dello scomparso storico marxista, ma anche per porre utilmente a confronto quelle ipotesi storiografiche con le analisi politiche della Commissione Pellegrino sulle stragi e sul terrorismo, e in particolare sul caso Moro.
A ben vedere, non è poi così importante accertare se la destinazione principale del volume sia la didattica universitaria: i saggi qui presentati, anche i più antichi, meritano senz’altro di essere riproposti al pubblico per la loro funzione duplice, di ricognizione di grandi temi e di ampi tratti della storiografia contemporaneistica, e di introduzione a nodi specifici e particolarmente controversi della storia e della storiografia italiana più recenti.

Alberto Preti