Cerca

Francesco Bonini – Le istituzioni sportive italiane: storia e politica – 2006

Francesco Bonini
Torino, Giappichelli, XII-179 pp., euro 21,00

Anno di pubblicazione: 2006

Il volume offre un profilo storico delle istituzioni sportive italiane, dalle origini ai nostri giorni, e rappresenta senz’altro una novità nel panorama storiografico italiano. La ricerca sulle pratiche ginnico-sportive si è infatti largamente concentrata sugli aspetti simbolici e rituali, quindi sul ruolo svolto nella costruzione delle identità collettive, nei processi di integrazione sociale e produzione del consenso. Sebbene siano state proposte anche alcune sintesi sulla storia di singole associazioni, mancava sinora un’analisi complessiva del processo di istituzionalizzazione dello sport. Bonini si propone dunque di iniziare a colmare questa lacuna, nella consapevolezza che «il processo di produzione istituzionale» abbia in se stesso una valenza politica, costituendo il presupposto del progressivo delinearsi, nel corso del Novecento, della nozione di «ordinamento giuridico sportivo» (p. IX).In questa sede non è possibile dare conto della minuziosa ricostruzione dell’istituzionalizzazione degli sport in Italia. Chi voglia, troverà nel volume molte informazioni sullo sviluppo delle federazioni sportive, dalla trasformazione delle prime associazioni d’élite, all’emergere degli «sport meccanici» e «atletici», sino al diffondersi di sempre nuove discipline durante il Novecento. Importa invece sottolineare che il superamento del primo embrionale sistema istituzionale italiano, incentrato sulla ginnastica e basato sull’azione integrata delle istituzioni pubbliche e della prima federazione del paese, sia avvenuto per impulso del movimento olimpico internazionale, quindi di un’istituzione ? il Comité International Olympique (CIO) ? che nel corso della Grande guerra sancisce definitivamente il proprio carattere di organizzazione internazionale non governativa. Ancora prima del conflitto, è in vista degli appuntamenti olimpici che sorgono molte federazioni sportive, indotte a coordinarsi proprio dal ruolo trainante del CIO. Nel 1914 nasce così il Comitato olimpico nazionale (CONI), singolare organismo destinato a controllare e indirizzare l’ordinamento sportivo italiano pur rimanendo vincolato alla struttura internazionale che lo legittima. Il fascismo ne persegue la piena fascistizzazione, collocandolo in un primo tempo nell’apparato del PNF; nel 1942 il CONI è infine eretto a ente pubblico, con le federazioni come «organi», e in questa veste transita alla Repubblica, esempio della «continuità delle istituzioni sia pure nella discontinuità politico-costituzionale» (p. XI). Nei decenni seguenti la legislazione sul CONI è oggetto di una sorta di «auto-normazione» dell’ente stesso (p. 153): la prima vera riforma è del 1999, a seguito della crisi della «prima Repubblica» e nel quadro del sistema della comunicazione e del consumo globali (cap. 11).Il nesso tra evoluzione delle istituzioni sportive ed equilibri politici è al centro dell’analisi di Bonini, che non manca mai di richiamare le cesure nel sistema politico che hanno ripercussioni su quello sportivo. Talvolta però, la natura di questi nessi rimane in ombra, a beneficio di una densa ricostruzione della produzione legislativa e della storia delle tante istituzioni sportive.

Catia Papa