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Gabriella Fanello Marcucci – Luigi Sturzo. Vita e battaglie per la libertà del fondatore del Partito Popolare italiano – 2004

Gabriella Fanello Marcucci
Milano, Mondadori, pp. 421, euro 19,00

Anno di pubblicazione: 2004

Curiosamente uscito nel periodo delle celebrazioni di Alcide De Gasperi, questo volume della Fanello Marcucci rappresenta un significativo contributo ad una documentata ricostruzione della biografia di Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare e nota ?vittima? della crisi sfociata nel fascismo. Costretto ad un esilio dal quale non sarebbe mai completamente tornato, come nota a più riprese l’autrice, il sacerdote siciliano avrebbe condotto per oltre un ventennio, com’è noto, una solitaria battaglia antifascista all’estero, dall’ottobre del 1924 fino al settembre del 1940 a Londra, quindi negli Stati Uniti, a New York e Jacksonville, fino all’agosto del 1946, per rientrare quindi in patria, dove, contrariamente a quanto si sarebbe atteso, non avrebbe avuto alcun ritorno trionfale.
Utilizzando ampiamente la fitta messe di scritti, studi e riflessioni, prodotti in gran parte nei lunghi anni del suo attraversamento della stagione del fascismo ? e che solo tardivamente cominciarono ad apparire in italiano nell’Opera omnia di Zanichelli ?, le testimonianze raccolte, nonché i diversi carteggi pubblicati senza soluzione di continuità dalla seconda metà degli anni ’90, l’autrice cerca dunque di ricostruire i passaggi salienti del percorso umano e culturale di Sturzo. Conosciuto pressoché esclusivamente ? e quasi mai nella sua interezza ? dagli studiosi che si sono occupati soprattutto della sua politica degli anni Venti, l’itinerario sturziano è rimasto infatti a giudizio dell’autrice ?perlopiù inesplorato? (p. 4), sia sul piano di una ricostruzione analitica e rigorosamente documentata dei suoi diversi segmenti ? a cominciare da quello fondamentale, di cui ben poco di sa, della sua prima formazione nell’ambiente calatino ?, sia su quello di una riflessione più complessiva su tutto il corpus degli scritti che abbracciano un arco di sessant’anni. Una riflessione che tenga conto dei grandi fili conduttori lungo i quali si dipana il pensiero di Sturzo nella successione delle diverse tappe della sua esistenza umana e politica: dalla precoce individuazione del fascismo come forma di dittatura totalitaria, alla denuncia dei rischi di una degenerazione partitocratica della Repubblica italiana in cui si scorge un’eco delle lontane battaglie meridionaliste; dal modo nuovo di interpretare l’impegno politico e i suoi interlocutori ? si ricorda ad esempio, dello Sturzo sindaco, l’esigenza di mettere al corrente i calatini del suo operato ?, alla costante sottolineatura del valore delle ?autonomie? sociali.
Percorsa dalla volontà di restituire alla riflessione l’?eredità giacente? di Sturzo, la biografia della Fanello Marcucci ? che avrebbe potuto essere utilmente accompagnata in appendice da una puntuale cronologia ? inizia dunque a colmare una lacuna storiografica: l’auspicio è che essa stimoli un ulteriore lavoro di scavo e di approfondimento nella direzione di un’integrazione delle fonti edite e della documentazione archivistica disponibile o ancora da ricercare.

Silvia Scatena