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Germano Maifreda – Gli ebrei e l’economia milanese. L’Ottocento – 2000

Germano Maifreda
Franco Angeli, Milano

Anno di pubblicazione: 2000

Lo studio di Germano Maifreda prende in esame i comportamenti economici degli ebrei milanesi durante l’Ottocento. La scelta di analizzare questo tema è motivata dall’intento di verificare in un settore specifico il grado, le modalità e l’effettivo successo a Milano del processo di integrazione nella società maggioritaria dopo l’emancipazione.
Costantemente attento alle tesi della storiografia straniera ebraica ed economica, Maifreda procede nell’arco di cinque capitoli all’analisi degli aspetti fondamentali della partecipazione ebraica all’economia milanese, tenendo conto anche delle tematiche generali legate al più ampio discorso della trasformazione dell’identità ebraica europea nel corso dell’Ottocento.
Sul piano metodologico e nella scelta delle fonti documentarie il libro costituisce un punto fondamentale di partenza per avviare in futuro un’analisi a più ampio raggio sul rapporto ebrei ed economia italiana. Attraverso lo spoglio e la lettura di testamenti, atti di procura, di successione, bilanci delle ditte, registri di ipoteche, carteggi privati, archivi di banche e archivi pubblici, Maifreda ricostruisce una società ebraica estremamente articolata, da un lato influenzata dalla modernità e pronta a integrarsi nella società maggioritaria, e dall’altro ancora legata a comportamenti tradizionali per quanto riguarda ad esempio le strategie matrimoniali, la scelta dei partner negli affari, il legame con i luoghi di origine, il mantenimento di un raggio di azione europeo nei rapporti privati e di lavoro, la persistenza di un rapporto di fiducia interno al gruppo anche in campo economico.
Procedendo in ordine cronologico nel primo capitolo Maifreda illustra gli aspetti salienti della presenza ebraica a Milano durante l’occupazione francese e la Restaurazione, individuando nei comportamenti della società “gentile” forme più o meno accentuate di diffidenza nei confronti degli ebrei, destinate a protrarsi lungo tutto l’Ottocento, come del resto l’autore mette bene in evidenza nelle conclusioni. Nei capitoli successivi, dopo un esame delle caratteristiche salienti del processo immigratorio ebraico a Milano e delle modalità di concessione della cittadinanza agli ebrei, Maifreda documenta e commenta con l’ausilio di dettagliate tabelle le tipologie professionali, l’entità dei patrimoni, la diffusa preferenza per gli investimenti fondiari, le strategie di investimento dei capitali, sottolineando inoltre la scarsa rilevanza del contributo ebraico nei settori dell’imprenditoria e dell’industria, ai quali gli ebrei continuarono a preferire attività tradizionali come il commercio e il credito. Nel rilevare, in conclusione al suo studio, una netta differenza nel comportamento economico ebraico rispetto a quello della società “gentile”, Maifreda sottolinea negli ebrei milanesi la persistenza di un senso di appartenenza al gruppo anche nel periodo successivo all’emancipazione. Ipotesi interpretativa a mio avviso convincente per la realtà economica e sociale presa in esame nel volume.

Tullia Catalan